Titolo: Prisma; Genere: teen-drama; Regia: Ludovico Bessegato; Cast: Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo; Caterina Forza, Chiara Bordi, Zakaria Hamza, Andrea Giannini, Elena Falvella Capodaglio, Asia Patrignani; Produzione: Amazon Prime Video; Data d’uscita: 21 settembre 2022; Episodi: otto; Anno: 2022.
Sinossi della serie tv Prisma
Esplorando le relazioni e le identità di Andrea e Marco, due gemelli identici, ma molto diversi nell’approccio alla vita. Insieme al loro gruppo di amici, sono uniti dalla ricerca del loro posto nel mondo.
Recensione di Prisma
Con soltanto otto episodi la serie tv Prisma racconta e rappresenta tutte quelle storie di quei ragazzi che non si sentono rappresentati. Dal ragazzo che ha bisogno di vedersi come una donna per accettarsi, a chi trova il modo per farsi sentire attraverso la musica, a chi indossa una protesi ogni giorno ma non sente di rappresentare nessuna disabilità. Prisma è la ricerca su quella parte di noi a volte nascosta in profondità, ma che sappiamo essere lì dentro di noi e cerchiamo in tutti i modi di farla uscire, ma abbiamo anche paura di farlo.
Paura perché quella parte è diversa da come siamo sempre stati per gli altri, paura perché non sappiamo come la nostra diversità stravolgerà la routine di tutti e sono queste le paure dei protagonisti della serie tv Prisma di Ludovico Bessegato.
Ludovico Bessegato racconta gli adolescenti italiani nelle serie tv
Ludovico Bessegato ci aveva già dimostrato di saper raccontare la parte più intima e personale degli adolescenti italiani senza ricadere nei soliti e ripetuti cliché, con Skam Italia aveva presentato dei teenager veri, che fanno le cose che fanno davvero gli adolescenti, senza farli sembrare degli adulti che si comportano come una versione stereotipata di 16enni, e ancora una volta il regista Bessegato ci racconta di alcuni ragazzi che sono dei semplici ragazzi, con i loro segreti e le loro difficoltà, con una voglia pazzesca di scoprirsi e rivelare al mondo chi sono davvero, i protagonisti di Prisma sono dei ragazzi che vogliono uscire dalle etichette che qualcun altro ha dato per loro e in cui non si sentono rappresentati, vogliono crescere da soli ma avendo ancora una spalla su cui piangere.
Marco e Andrea: due facce dello stesso Prisma
Marco e Andrea, interpretati da un magistrale Mattia Carrano che ha reso unici e curati nei dettagli entrambi i suoi personaggi, sono due fratelli gemelli identici ma che conducono due vite completamente diverse.
Da una parte abbiamo Marco, timido e introverso che non riesce a legare con i suoi compagni di squadra di nuoto e soffre di depressione, suo fratello Andrea è più socievole ma è stato sorpreso a spacciare a scuola e sente crescere il bisogno di vedersi come una donna piuttosto che come un ragazzo. Entrambi cercano di “aggiustarsi” ma perdono il controllo di fronte alle incombenze che la vita gli presenta davanti, quando le verità vengono a galla si sentono affondare nel loro mare di bugie e devono riuscire a riprendere aria, cosa non facile visto anche il setting della storia.
Siamo a Latina, nelle periferie romane, dove le possibilità di scappare sono poche e si è costretti a guardarsi dentro davvero per capire cosa fare, come faranno Marco e Andrea, seguiti dai loro amici, in una città dove è difficile capire cosa è giusto o sbaglio, non c’è bianco o nero, maschile o femminile, ma solo il diverso che diventa unico e viene finalmente accolto. In Prisma viene accolta soprattutto la fluidità sessuale degli adolescenti, senza mancare di registrare quei momenti di sconforto e vergogna, i timori e i sensi di colpa caratterizzanti per la generazione che sta crescendo a pane e serie tv.
L’attenzione ai dettagli nella serie tv Prisma
Il regista e la coautrice Alice Urciuolo, hanno creato un prodotto nuovo che non ha paura di rappresentare i ragazzi, tenendo alta l’attenzione sulla generazione Z che urla sotto voce di volersi fare sentire e notare. La serie tv Prisma è curata nei minimi particolari: le otto puntate si aprono ognuna con un colore differente, raccontando il passato e il presente dei ragazzi di Latina, così da conoscerli davvero bene senza lasciare nessuno indietro, facendo crollare tutte le barriere che li circondano.
Il cast è composto per la maggior parte da ragazzi molto giovani, tutti alle prime esperienze davanti la telecamera ad eccezione di Lorenzo Zurzolo già visto in Baby su Netflix, che risaltano tantissimo oltre per il talento dimostrato anche per l’ottima presenza scenica togliendo completamente spazio alle figure adulte, genitoriali, che entrano in scena solo per rimproverare e richiamare, e così Bessegato e Urciuolo dimostrano come gli adulti non riescono a entrare in quel mondo degli adolescenti che secondo loro è fatto solo di glitter, droghe e alcool, quando in realtà c’è molto di più, il prisma dell’adolescenza ha molte più facce di quante si potrebbe pensare.