Titolo: House Of The Dragon; Genere: Fantasy; Ideatore: Ryan J. Condal, George R.R. Martin; Cast: Emma D’Arcy, Matt Smith, Paddy Considine, Rhys Ifans, Olivia Cooke, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno; Anno: 2022; Paese: USA; Produzione: HBO Entertainment; Durata: 60 min; Stato: In produzione
House Of The Dragon Sinossi:
Basata sul romanzo Fuoco & Sangue (Fire & Blood) di George R. R. Martin, la serie prende il via ben 172 anni prima della nascita di Daenerys Targaryen, quando i Sette Regni erano riuniti sotto la guida della nobile dinastia dei Signori dei Draghi, che siede sul Trono di Spade nella persona di Viserys I Targaryen.
Spoiler alert!
Partiamo da un particolare che moltissimi spettatori hanno notato, perché in questo terzo episodio di House of the Dragon, c’è un erroraccio tecnico. Nella scena in cui Viserys invia la pergamena con cui dispone un aiuto per Daemon nei territori in cui imperversa la guerra con i Nutrigranchi, è visibile l’effetto del greenscreen sulle dita del re. Quelle che non dovrebbe avere. Oops.
Not the green screen glove on Viserys’s missing fingers 🤣🤦🏻♀️#hotd pic.twitter.com/4CLUw5tDhI
— Sarah Capps (@SarahC_814) September 5, 2022
Va beh, possiamo soprassedere data l’intensità dell’episodio che hanno realizzato. Si tratta di un passaggio della storia intriso di politica e simbolismo che fa un salto in avanti nel tempo di ben tre anni. Daemon sta combattendo, con grandissima difficoltà, il conflitto nelle Stepstones; Rhaenyra ha ormai diciassette anni ed inizia ad attirare le attenzioni degli altezzosi eredi al trono delle casate dei Sette Regni; Viserys ha finalmente il suo erede maschio, il piccolo Aegon frutto del matrimonio con la giovane Alicent.
La tensione, nella famigliola felice, si taglia con un coltello e sebbene Viserys rifiuti di piegarsi alle pressioni perché nomini Aegon come erede al Trono di Spade spodestando Rhaenyra, quest’ultima è ormai convinta di non contare più nulla né per suo padre, né per il Regno e si rifugia nella lettura.
Costretta a prendere parte alla battuta di caccia per celebrare i due anni del piccolo Aegon, la giovane riceve una boriosa proposta di matrimonio dal giovane Jason Lannister (inconfondibilmente spocchioso) che rifiuta e a causa della quale ha un animato scontro con suo padre. Alle spalle della principessa, infatti, si discute chi potrebbe essere il migliore partito per lei e l’insopportabile Otto (che non credevamo potesse essere più viscido di così) arriva a proporre l’unione tra la giovane erede al Trono di Spade ed il piccolo Aegon, sebbene suo fratello di sangue. Più ragionevole, invece appare la possibilità che Rhaenyra sposi il figlio maschio di Corlys, nelle cui vene scorre sangue valyriano, ma nonostante i suoi difetti, Re Viserys è un padre dal cuore tenero e vorrebbe che sua figlia fosse anzitutto felice.
Quando la giovane principessa, sopraffatta, fugge nel bosco, viene raggiunta e tranquillizzata da Sir Criston e con la sua protezione, decide di trascorrere la notte a riflettere intorno al fuoco anziché tornare da quella che non sente più come la propria famiglia. Mentre dorme, però, viene aggredita da un cinghiale che Sir Criston colpisce e lei finisce brutalmente, riscoprendosi in parte terrorizzata e in parte furente.
Prima di rientrare e sconvolgere tutti con il suo piglio regale, deciso, il volto imbrattato di sangue e la determinazione di una giovane donna in grado di cavarsela da sola, Rhaenyra vede il cervo bianco a cui tutti stanno dando la caccia, simbolo di regalità da ancor prima dell’esistenza dei draghi e impedisce a Sir Criston di ucciderlo.
A questo punto, il terzo episodio di House of the Dragon mostra che, appresa la probabile sconfitta di Daemon nelle Stepstones, Viserys ordina che gli siano inviati rinforzi. Ma Daemon, che domina DECISAMENTE la scena grazie allo straordinario Matt Smith che lo interpreta, orgoglioso e determinato a non contare su suo fratello, si esibisce in una battaglia all’ultimo sangue per uccidere il Nutrigranchi e trionfa (naturalmente con l’aiuto del suo fidato drago, cavalcato dal giovane varyliano figlio di Corlys).
I due giovani Targaryen sono entrambi vittoriosi, entrambi ricoperti di sangue ed entrambi, a causa di Viserys, non saranno mai più gli stessi.
House of the Dragon sceglie un sottile e meraviglioso simbolismo fatto di animali (il cinghiale, il cervo bianco), immagini (la rabbia di Daemon, la disperazione di Rhaenyra) e retorica politica per farci entrare nel vivo della storia.