Titolo: House Of The Dragon; Genere: Fantasy; Ideatore: Ryan J. Condal, George R.R. Martin; Cast: Emma D’Arcy, Matt Smith, Paddy Considine, Rhys Ifans, Olivia Cooke, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno; Anno: 2022; Paese: USA; Produzione: HBO Entertainment; Durata: 60 min; Stato: In produzione
House Of The Dragon Sinossi:
Basata sul romanzo Fuoco & Sangue (Fire & Blood) di George R. R. Martin, la serie prende il via ben 172 anni prima della nascita di Daenerys Targaryen, quando i Sette Regni erano riuniti sotto la guida della nobile dinastia dei Signori dei Draghi, che siede sul Trono di Spade nella persona di Viserys I Targaryen.
House Of The Dragons è un’ottima premessa ad un lavoro che vuole rendere onore a Game Of Thrones ma camminare sulle proprie gambe. Diversi gli equilibri di potere, i tempi e naturalmente i personaggi.
La colonna sonora, la sigla, le ambientazioni, i costumi, i nomi delle Casate sono tutto materiale che non fa che aumentare l’esaltazione dello spettatore ogni minuto che passa.
Il cast è perfetto e si respira un’aria molto “British” soprattutto per chi vede la serie in lingua originale, i personaggi sono concepiti benissimo e sono folli quel tanto che basta a rendere onore alla casata Targaryen che sappiamo vantare diverse teste calde (è proprio il caso di dirlo).
La qualità delle scene, compresa la tecnica di realizzazione dei draghi per il momento convince, ma la scena dell’assalto della guardia cittadina guidata da Daemon Targaryen aveva una qualità discutibile e decisamente strana poiché l’immagine sembrava procedere a due velocità differenti, le scene di sfondo accelerate disturbavano la visione.
C’è forse troppa computer grafica? E’ presto per dirlo, ma ce la faremo andare bene se la sceneggiatura non avrà buchi, né salti di trama affrettati.
Naturalmente è spettacolare il riferimento alla premonizione degli avvenimenti di A Song Of Ice And Fire sognati da Aegon Targaryen che, come ricorderanno i più attenti, è anche il vero nome di Jon Snow.
Una dinastia che inizia e finisce con due Re che portano lo stesso nome.