Scheda film
Titolo: La ragazza ha volato; Regia: Wilma Labate; Sceneggiatura: Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo e Wilma Labate; Fotografia: Sandro Chessa; Scenografia: Flaviano Barbarisi; Montaggio: Mario Marrone; Compositori: Ratchev & Carratello; Produttori: Tralab Srl e Nightswim Srl con Rai Cinema, in coproduzione con Staragara Institut; Distribuzione: Adler Entertainment. Cast: Alma Noce, Luca Zunic, Rossana Mortara, Massimo Somaglino e Livia Rossi
Sinossi
Trieste, Nadia (Alma Noce) è una ragazza di 16 anni, quasi 17, che non ha amici e non riesce a trovare il suo posto nel mondo. Un giorno conosce Brando (Luca Zunic) un ragazzo dall’aria gentile e innocente che con l’inganno la conduce a casa sua e la costringe a fare sesso con lui. Da quel momento Nadia dovrà affrontare un percorso tortuoso ed intenso che la porterà a diventare adulta ed a spiccare il volo.
La recensione de La ragazza ha volato
In natura quando nasce un uccellino gli viene subito insegnato a volare per staccarsi dal nido ed intraprendere la sua strada. Ho trovato questo stesso sentimento nel nuovo film di Wilma Labate, La ragazza ha volato che, attraverso il personaggio di Nadia, mette in scena una storia cruda ed incredibilmente reale che racchiude in sé altre storie di donne come Nadia a cui la gioventù è stata strappata troppo in fretta e si ritrovano costrette a diventare delle piccole adulte.
La ragazza ha volato racconta il duro percorso che Nadia affronta dopo essere stata stuprata da un ragazzo più grande di lei e di come il mondo adulto, raffigurato dai suoi genitori, sia indifferente ai sentimenti che si celano dentro di lei e si soffermi solo sulle apparenze. Da qui scaturisce l’animo combattivo e coraggioso della protagonista portata sullo schermo dall’abilissima Alma Noce che porta avanti da sola la sua battaglia diventando prova su schermo della grande determinazione delle donne.
La macchina da presa si muove lenta nello spazio, si insinua nella vita di Nadia e riprende con discrezione la sua parte più intima, la fotografia con i suoi toni grigi e i colori insaturi, rispecchia lo stato d’animo della protagonista che solo alla fine torna a vedere i colori splendere intorno a lei mentre la musica, composta dal duo Ratchev & Carratello, con la sua aria sognante e drammatica prende per mano lo spettatore e lo immerge nelle atmosfere del film. Come al solito i fratelli D’Innocenzo hanno dato prova del loro grande talento raccontando una storia di sofferenza e riscatto che, unita alla straordinaria regia di Wilma Labate, si trasforma in un chiaro e crudele dipinto della nostra società.