Con la caduta dei diritti e l’arrivo (dal 1° gennaio 2022) al pubblico dominio dei racconti originali di Winnie the Pooh di A.A Milne, c’era da aspettarsi la possibilità che qualcuno potesse prendere le storie del coccoloso orso giallo e dei suoi amici e le re-interpretasse come meglio credeva.
Winnie the Pooh e il copyright
In America, così come in Italia, esiste una legge che permette a un autore di tutelare i suoi prodotti creativi, il copyright. Questa legge salvaguarda e garantisce l’esclusività di quel determinato prodotto al detentore dei diritti.
La durata del diritto d’autore varia a seconda della casistica ma di norma si estende per tutta la durata della vita del creatore più altri 50 anni dalla sua morte. Se i diritti però sono in mano a un’impresa, come Walt Disney in questo caso, la loro durata è prevista per 96 anni dalla data di creazione dell’opera originale.
Per capire meglio il concetto, nel 2021 sono caduti i diritti del libro Il grande Gatsby del 1925, il che significa che la storia da cui la Warner Bros ha poi estrapolato il film omonimo del 2013 di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio è di pubblico dominio, ma non il film. Nondimeno oggi chiunque può proporre la propria versione del racconto, la stessa cosa vale per il nostro caro amico Winnie The Pooh.
Dopo questa doverosa premessa vi comunichiamo che negli scorsi giorni hanno fatto il giro del web le prime immagini di una nuova rivisitazione dell’orso giallo: Winnie the Pooh: Blood and Honey è un film horror-slasher di prossima pubblicazione con protagonista il caro orsetto Pooh e il maglialino Piglet.
Il regista Rhys Frake-Waterfield, che ha anche scritto e co-prodotto il film, ha dichiarato che la pellicola vedrà Pooh e Piglet come i cattivi principali che vanno su tutte le furie dopo essere stati abbandonati da Christopher Robin, attualmente al college.
“Poiché i due hanno dovuto badare a loro stessi per così tanto, sono essenzialmente diventati dei selvaggi, tornando alle loro radici animali. Sono come un orso e un maiale feroci che vanno in giro alla ricerca della loro preda” ha detto Waterfield.
Il film è stato girato in 10 giorni in Inghilterra, non lontano da Ashdown Forest, fonte di ispirazione per l’immaginario Bosco dei 100 Acri di Milne nelle storie di Winnie the Pooh. Sebbene Waterfield abbia rifiutato di rivelare il budget per il film slasher, ha detto che il pubblico non dovrebbe aspettarsi una produzione a livello hollywoodiano.
La pellicola è stata prodotta da Jagged Edge Productions, la casa di produzione gestita da Waterfield e Scott Jeffrey, mentre la ITN Studios ha già firmato per distribuirlo.
La sfida più grande, secondo Waterfield, è stata bilanciare il confine tra horror e commedia. “Quando provi a fare un film come questo, ed è un concetto davvero stravagante, è molto facile seguire una strada in cui nulla fa paura ed è tutto davvero ridicolo e stupido. Volevamo rimanere nel mezzo”.
L’unica preoccupazione, soprattutto con tutta la nuova pubblicità, è se la Disney avrà qualcosa da ridire. Sebbene le prime storie di Milne siano ora fuori copyright, la Disney conserva l’uso esclusivo delle loro interpretazioni di Pooh Bear e dei suoi amici. “Abbiamo cercato di essere estremamente attenti. Sapevamo che c’era questa linea di confine e sapevamo qual era il loro copyright e cosa hanno fatto. Quindi abbiamo fatto tutto il possibile per assicurarci che il film fosse basato solo sulla versione del 1926” ha dichiarato Waterfield.