The Wilds 2:
Ideatrice: Sarah Streicher; Genere: Drammatico, avventura; Cast: Alex Fitzalan, Nicholas Coombe, Reed Shannon, Aidan Laprete, Zack Calderon, Charles Alexander, Miles Gutierrez-Riley, Tanner Ray Rook, Rachel Griffiths, David Sullivan, Troy Winbush, Sophia Ali, Sarah Pidgeon, Jenna Clause, Erana James, Mia Healey, Helena Howard, Reign Edwards e Shannon Berry; Data uscita: 6 maggio; Episodi: 8; Stagione: 2; Piattaforma streaming: Prime Video; Showrunner: Amy Harris.
Sinossi The Wilds 2:
The Wilds segue un gruppo di ragazze adolescenti di varia estrazione sociale mentre lottano per la sopravvivenza dopo che un incidente aereo le costringe a vivere su un’isola deserta. Tra conflitti ed amicizie, capiranno che c’è l’incidente aereo non è stato un caso e che qualcuno ha voluto si trovassero insieme sull’isola. Nella seconda stagione si scopre che le isole sono ben due, così come due sono i gruppi coinvolti nel misterioso esperimento sociale ideato dalla dottoressa Klein.
La prima stagione terminava con la rivelazione della presenza di una sala di controllo sull’isola (qualcosa alla Lost, per intenderci) che presuppone la presenza di altre persone oltre alle naufraghe e intanto le dinamiche prendono una piega drammatica ed irreversibile.
Dawn of Eve e Twilight of Adam sono i nomi biblici dell’organizzazione che conduce gli esperimenti sul gruppo di ragazze e ragazzi attentamente selezionati che si ritrovano, in gruppo, a vivere una serie di dinamiche estreme forzate e talvolta pilotate dall’esterno e dall’interno.
The Wilds 2 è composta da otto episodi decisamente intricati e per questo intriganti. Si muovono parallelamente su due piani narrativi corrispondenti ma diversi perché uno attinente all’esperimento che sta venendo sull’isola delle ragazze e uno a quello che, intanto, si sta svolgendo sull’isola dei ragazzi. Pur comprendendo la ratio dell’esperimento e la necessità di introdurre personaggi che rispecchino diverse estrazioni sociali e realtà, non apprezzo moltissimo questa distinzione di genere così netta e noto insufficienti sfumature da questo punto di vista e qualche forzatura narrativa.
A spiccare sono sicuramente Leah e Kirin. Quest’ultimo, che inizialmente lo spettatore è portato ad analizzare con superficialità, diventa e si rivela forse il più maturo del gruppo, pur senza essere privo di difetti. Ognuno dei personaggi di questa seconda stagione manifesta in maniera più netta il proprio carattere e l’ambivalenza dello stesso. Non ci sono personaggi completamente positivi, né completamente negativi ciascuno di loro ha difetti ereditati dalle esperienze di vita vissuta.
Apprezzo gli aspetti sorprendenti dello show che devo dire mi hanno spiazzata diverse volte, se ci fosse stata già l’altra stagione la avrei continuato a guardare, questo significa che The Wilds 2 è riuscito e che l’esperimento ha sortito un evidente effetto anche sullo spettatore.