Il boicottaggio da parte dei colossi dell’intrattenimento sta assumendo ormai contorni globali. Non è caduto nel vuoto l’appello lanciato il 25 febbraio scorso dall’Accademia del cinema ucraino, la quale chiedeva ai produttori e distributori cinematografici di interrompere gli accordi commerciali in vigore con la Russia, con tanto di petizione affidata a Change.org. a rafforzare l’istanza.
La Walt Disney Company è stata la prima decidere per il boicottaggio, rilasciando questa dichiarazione:“Data l’invasione non provocata dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, abbiamo sospeso l’uscita di film in Russia, incluso il prossimo Red – Turning Red della Pixar. Prenderemo future decisioni aziendali in base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati.”
Sono seguite poi Warner Bros, Sony Pictures, Universal e Paramount, con comunicati stampa dello stesso tenore.
Quindi per la Federazione Russa i sicuri blockbuster The Batman (leggi qui la nostra recensione senza spoiler) Morbius (Marvel Studios) Turning Red (Disney Pixar) non verranno proiettati nei cinema come inizialmente previsto. Dopo l’esclusione dall’ Eurovision Song Contest e quella decretata dal comitato delle Paralimpiadi di Pechino 2022 – inizialmente si pensava che agli atleti russi e bielorussi sarebbe stato consentito di partecipare come indipendenti, senza bandiera e senza inno – anche il Cinema si muove per dire no, con un boicottaggio totale, all’invasione armata dell’Ucraina, mentre i carrarmati stringono ormai d’assedio Kiev.
Da oggi anche Netflix ha deciso di sospendere a tempo indeterminato le produzioni intraprese in Russia, ben quattro serie tv in lingua già programmate e in fase avanzata di sviluppo. Quanto agli abbonamenti alla piattaforma streaming, tutti quelli già pagati potranno essere sfruttati fino alla loro scadenza, ma da oggi non è più possibile crearne uno nuovo o rinnovare quelli esistenti. Un portavoce del colosso dello streaming ha dichiarato che al momento è stata cancellata qualsiasi creazione di contenuti in lingua russa e non sa quando e se questa situazione cambierà. Lo stop è arrivato a 24 ore dal rilascio del documentario Winter on Fire che racconta la battaglia per la democrazia condotta in Ucraina, disponibile gratuitamente anche su Youtube.
Per sostenere i bambini sfollati e i rifugiati puoi donare chiamando da rete fissa o mobile il numero 45525, oppure rivolgerti alle O.N.G. che sono sul posto come SaveTheChildren, UNICEF e UNHCR.