Ryan Reynolds ci ha abituati a vederlo sempre in forma smagliante ed i suoi personaggi appaiono sempre in grado di affrontare ogni genere di nemico, con forza e sagacia. Eppure Ryan l’uomo, non Ryan l’attore, nonostante una vita decisamente privilegiata ed una splendida famiglia, lotta con un mostro che inquieta e minaccia le vite di tanti: l’ansia.
In una recente intervista al CBS Sunday Mornings l’attore ha ammesso, riferendosi a questa particolare forma di fragilità:
A dire il vero, è tutta la vita che soffro d’ansia. E mi sento come se la mia personalità fosse sdoppiata e che una delle due prenda il sopravvento in quel caso. Quando andavo in onda, tipo da Letterman, anni fa, ero nervoso, Ma ricordo che nel backstage, prima che si aprisse il sipario, pensavo “Sto per morire. Morirò qui, adesso. Si aprirà il sipario e mi trasformerò in una cascata di vomito” come se stesse per accadere qualcosa di orribile!
L’attore ha poi proseguito l’intervista spiegando che, una volta entrato in scena, è come se la parte razionale e più forte di sé riesca a prendere il sopravvento su quella spaventata e a condurlo in una sorta di comfort zone che riduce i sintomi di malessere dettati dall’ansia.
Razionalmente, Ryan Reynolds sa bene che in quanto padre, più che come marito, deve mantenersi lucido e deve essere un esempio per le sue bambine e dunque lavora costantemente su se stesso e sulle sue debolezze. E’ giunto, col tempo a considerare, in tutta coscienza, che della salute mentale si debba parlare il più possibile, che non debba essere un tabù, anche perché è un problema che accomuna moltissime persone, ancor più dopo la pandemia.
Noi vogliamo ringraziare Ryan non soltanto per i personaggi che ci regala con le sue interpretazioni (e recentemente per aver devoluto un milione di dollari per le vittime della guerra in Ucraina) ma anche per essere un esempio e non nascondere le fragilità di un essere umano come noi.