Credo che una delle saghe che più mi ha fatto appassionare al cinema, oltre ai vari Rocky (di cui ho parlato qui), Terminator o Ritorno al Futuro (di questi due ne parliamo più avanti), è sicuramente la saga de Il Padrino, o meglio The Godfather. Una trilogia che appassiona fin dal primo minuto, una storia che enfatizza e va a romanzare, più di chiunque altro, un serio problema come quello della mafia e di Cosa Nostra. In più, difficilmente si riesce a vedere tutto questo popò di cast tutto riunito insieme. Gente come: Marlon Brando, Al Pacino, Robert De Niro, James Caan e tanti, tantissimi altri… oh mica pizza e fichi!
Come ogni saga che si rispetti, anche The Godfather si porta dietro una buona dose di curiosità interessanti da citare. Quindi perché non fare una bella lista con 10 dei fact più interessanti, che forse non sai, sul Il Padrino? O meglio The Godfather. Ecco a te!
Francis Ford Coppola stava per essere licenziato
Francis Ford Coppola, che all’unanimità è considerato, oggi, uno dei più grandi registi di sempre, non fu al tempo la prima scelta per The Godfather. Prima di lui erano stati vagliati altri registi tipo: Elia Kazan, Arthur Penn, Richard Brooks e Costa-Gavras i quali tutti rifiutarono di dirigere la pellicola.
Fu preso in considerazione Coppola visto l’ottimo risultato di The Rain People. Durante le riprese, tuttavia, Paramount non apprezzò minimamente la piega che stava prendendo il film, visto che dalla casa di produzione si aspettava qualcosa di più crudo, maturo e mono incentrato sui dialoghi.
Questo fece cambiare rotta a Coppola, impaurito dalla possibilità di perdere il lavoro. Leggenda vuole che Coppola, durante la scena dove Michael uccide McClusky e Sollozzo, avesse un’ascia in mano per intimorire gli attori e rendere il tutto più violento
Doveva essere ambientato nel 1972
Nell’idea originale del film, ovvero quando questa fu presentata a Francis Ford Coppola, il film non doveva essere ambientato nel post dopoguerra, ma nel 1972, ovvero in epoca contemporanea.
Paramount voleva ambientare il film negli anni ’70, a Kansas City per abbattere i costi di produzione. Fu il regista ad imporsi per ambientare il film negli anni ’40 e rendere, quindi, il film più fedele al libro di Mario Puzo.
La famiglia è sempre la famiglia
Uno dei temi principali di The Godfather è sicuramente la famiglia e l’unione che questa da. Come ben sappiamo, nessuno sa dare questo concetto come la famiglia media meridionale che si ritrova a tavola la domenica a pranzo. Francis Ford Coppola, un po’ per creare team, un po’ per far calare gli attori nella parte, organizzò parecchi di questi pranzi all’italiana.
La Paramount non voleva Marlon Brando
Marlon Brando, oltre ad essere ricordato come uno dei più grandi attori di sempre, era anche molto conosciuto per il suo carattere difficile sul set. Proprio a ragione di questo Paramount non lo voleva sul set nei panni di Vito Corleone.
Il buon Marlon fu proposto a Charles Bluhdorn (il capo di Paramount del tempo) proprio da Coppola e la sua risposta fu lapidaria:
“Se Brando vuole partecipare potrà farlo a 3 condizioni: 1) Dovrà fare un provino 2) Dovrà recitare gratis 3) Pagherà di tasca sua, tutti i danni che sicuramente farà vista la sua insubordinazione.”
Coppola, da buon testardo, gli fece fare un provino, il quale fu un successo tale da far ricredere tutti i vertici di Paramount, con conseguenza che le due clausole successive decaddero e oggi abbiamo un’interpretazione di Don Vito Corleone che davvero meglio di così non si poteva.
Robert De Niro doveva essere Sonny Corleone
Una delle parti più apprezzate de Il Padrino – Parte Seconda, sono i frequenti flashback che ci fanno vedere la vita di Don Vito Corleone da giovane. Per farli fu scritturato un bravissimo Robert De Niro (per studiare meglio nella parte, Robert De Niro, passò 4 mesi in Sicilia), il quale, inizialmente, si presentò per la parte di Santino “Sonny” Corleone (parte poi data a James Caan).
Questo rifiuto fu dovuto al fatto la personalità di De Niro, fu considerata troppo violenta, ma fu ripreso per il sequel. Tutto sommato non gli andò male, visto che fu premiato all’Oscar come migliore attore non protagonista.
Sono veramente gratissimo per l’invito allo sposalizio di vostra figlia
Lenny Montana, ovvero colui che interpreta Luca Brasi, uno degli uomini di fiducia di Don Vito Corleone, non era propriamente un attore nato, anche perché non lo era affatto!
Lenny Montana di mestiere faceva il Wrestler e fu preso in considerazione per la parte solo per la sua presenza scenica. Coppola, vista la sua incapacità di recitare, cercò di portare questa caratteristica a suo favore, rendendo il personaggio di Luca Brasi semplicemente molto nervoso alla vista del suo boss. Geniale.
La testa del cavallo era vera
Questa in molti la sanno, ma va comunque citata in quanto una delle scene madri di tutto il film. La testa di cavallo che si ritrova nel letto Jack Woltz, ovvero il regista (anzi per dirla alla Vito Corleone, il “cinematografaro”) che non vuole dare la parte a Johnny Fontane, era vera.
Inizialmente la troupe aveva detto a Francis Ford Coppola di utilizzare una testa finta, tuttavia il regista non era molto convinto della cosa, quindi decise di andare da un macellaio ubicato vicino a dove si stava girando la scena e si fece dare una testa di cavallo. Il problema è che John Marley, ovvero l’attore che interpreta Jack Woltz, non era a conoscenza di questa cosa, quindi la sua reazione è assolutamente vera.
Leave the gun. Take the cannoli.
Una delle frasi che più è rimasta impressa, almeno a chi ha visto The Godfather anche in lingua originale, è quello che pronuncia Clemenza dopo l’omicidio di Paulie, il quale è accusato di essere tra gli organizzatori dell’assalto a Vito Corleone, ovvero: “Leave the Gun. Take The Cannoli” (in italiano è stato tradotto in: “A’ pistola lasciala…Pigliami i cannoli”, eh no, non fa lo stesso effetto).
Questa frase non era presente nello script originale, ma fu un’improvvisazione di Richard Castellano, ovvero l’attore che da le fattezze a Clemenza. Questa quote, frutto di improvvisazione, è entrata a far parte proprio del gergo e uno dei modi di dire più utilizzati negli USA.
Comprati la casa dei Corleone, costa poco!
La bellissima villa della famiglia Corleone, la quale viene vista sia nel primo che nel secondo capitolo, è situata a Staten Island a New York. Beh sappi che questa è stata venduta nel 2014 per soli 3 milioni di $. Una cifra tutto sommato ragionevole contando i prezzi del mercato immobiliare statunitense.
Marlon Brando non aveva del cotone in bocca
In molti pensano che Marlon Brando, per creare le famose “guanciotte”, tipiche del personaggio di Don Vito Corleone, avesse del cotone in bocca. Questo è vero solo in parte. Infatti durante il provino (di cui abbiamo parlato poco fa) era sì cotone, ma al momento di girare le scene per il film, venne utilizzata una protesi la quale ti ho lasciato la foto sopra.
In assoluto il mio film preferito (tuta la trilogia) visto in tv in vhs in dvd credo molto più di un centinaio di volte sempre con la stesa emozione.
Non dono una critica ma per una delle scene più significative e quando Coppola fa avvicinare lentamente la cinepresa di avvicina lentamente Michael seduto sulla poltrona consacradolo devi nitidamente IL PADRINO, stupendo. Stupendi tutti gli attori che hanno dato vita a dei personaggi indimenticabili