Mentre guardavi Luca e cercavi di sorprenderti, o meno, della capacità grafica di come i due mostri marini diventavano umani il regista Enrico Casarosa stava facendo ben altro. Esplorava nei meandri della sua memoria per cercare di ricordare cosa si faceva durante l’estate con il suo miglior amico d’infanzia e che è rimasto tale, Alberto Surace.
Quando ho visto l’intervista mi ha subito colpito la particolare amicizia tra due persone che a prima apparenza non avrebbero niente a che spartire se non il fatto di essere cresciuti nella città che vide Cristoforo Colombo partire per una gloriosa e quanto mai impossibile avventura.
Infatti, Enrico Casarosa è uno sceneggiatore animatore e regista cresciuto con il colosso Disney, ha scelto la sua Genova per lanciare in prima mondiale in presenza il suo lungometraggio d’animazione, Luca, ambientato nelle Cinque Terre. Alberto Surace è, invece, un pilota dell’Aeronautica Militare italiana di istanza a Roma da poco meno di un anno.
Quando ha rilasciato l’intervista all’agenzia di stampa Ansa, il regista ha indicato il suo migliore amico da quando entrambi avevano all’incirca undici anni. Da lì le loro avventure si sono dipanate in tutto il mondo ed il lavoro, o meglio i sogni di entrambi ha permesso ad entrambi di realizzarli, facendoli anche allontanare, ma alla fine l’amicizia quella vera va oltre. Ne è la testimonianza il nome dato all’avventuriero Alberto, proprio come il suo miglior amico. Ecco il trailer di questo bellissimo film di animazione che ti consiglio di vedere, e se proprio vuoi andare sul sicuro ti consiglio di dare uno sguardo qui alla recensione NO SPOILER della mia collega Laura.
Luca – Il racconto di Alberto Surace
Allora ascoltiamo l’intervista ad Alberto scoprendo qualcosa di straordinario che si cela dietro ognuno di noi e che in realtà se ci guardiamo allo specchio riusciamo ancora a scorgere quella fanciullezza e spensieratezza che ci faceva sentire scalatori, inventori, escursionisti e chi più ne ha più ne metta. Ogni tanto tornare ad essere bambini è l’unico modo di diventare adulti.