In uscita nelle sale il 17 giugno Futura, il nuovo film di Lamberto Sanfelice, alla sua seconda regia dopo il lungometraggio Cloro nominato ai David di Donatello e ai Globi d’oro del 2015.
La storia parla di Louis che è cresciuto all’ombra di suo padre, Max Perri, sassofonista di successo; Louis ha provato ad intraprendere una carriera nel jazz come trombettista, arrendendosi però dopo i primi ostacoli incontrati e cedendo ad una vita da tassista e spacciatore. Quando la vita gli offrirà una seconda occasione Louis dovrà cercare di afferrarla ma non sarà per lui facile uscire dal giro dello spaccio.
Louis è interpretato da Niels Schneider, attore francese naturalizzato canadese; nel ruolo di sua moglie Valentina vediamo Matilde Gioli, che in passato ha lavorato con Paolo Virzì in Il capitale umano e con Riccardo Milani in Mamma o papà. Nel ruolo di Lucya, spacciatrice transessuale che viaggia con Louis ogni notte sul suo taxi e che sembra essere la sua unica amica, c’è Daniela Vega, protagonista del film Una donna fantastica di Sebastián Lelio che ha vinto il premio Oscar come miglior film in lingua straniera nel 2018; nello stesso anno Daniela Vega è stata inserita dal Time nell’elenco delle cento persone più influenti del mondo.
Il personaggio di Max Perri, padre di Louis, è ispirato a Massimo Urbani, famoso sassofonista jazz italiano morto di overdose nel 1993. Nel cast troviamo anche Stefano Di Battista ed Enrico Rava, rispettivamente un sassofonista ed un trombettista famosi nel panorama jazz internazionale (a questo link puoi trovare un loro brano): Di Battista e Rava insieme a Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani si sono occupati anche delle musiche originali del film. Nel film sarà Niko, vecchio amico di Max, ad offrire una seconda possibilità a Louis proponendogli di esibirsi in un concerto importante.
“L’idea del film nasce da un incontro. Un giorno camminando per strada ho sentito una tromba che suonava jazz per scoprire che il suono dello strumento proveniva da un tassista seduto al posto di guida nel suo veicolo fermo alla fermata dei taxi. Da quest’immagine sono partite delle domande: perché quest’uomo aveva smesso con la musica? Cosa sarebbe successo se il tassista volesse tornare a inseguire la sua passione per il jazz?”