Quando si parla di una donna come Claudia Cardinale, è naturale pensare che personalità come lei rasentino la perfezione: è angelica e terrena, è simpatica e seria, è attrice e icona ed è bella, di una bellezza che si vede una sola volta nella vita.
Negli anni, Claudia Cardinale si è collocata nella schiera delle dive non solo italiane, ma mondiali, accostata da altre unicità quali Audrey Hepburn, Marylin Monroe, Grace Kelly, e italiane come Sophia Loren, Anna Magnani e altre di cui abbiamo parlato in un articolo dedicato a loro (clicca qui per leggerlo).
Era doveroso dedicarle uno spazio per far conoscere ancor di più quanto sia stata ed è ancora importante la sua influenza nel cinema, al punto che anche nei ruoli non del tutto primari, rende tutto più bello (si pensi, per esempio, ad 8 1/2 di Federico Fellini in cui la sua presenza in scena non è costante come quella di Marcello Mastroianni).
Claudia Cardinale – Conosciamo meglio la vita dalle origini
Sebbene incarni alla perfezione l’italianità, Claudia Cardinale è nata a Tunisi, il 15 aprile del 1938 da genitori di origine Siciliana. Fin da giovane l’Italia non era tra le mete da lei ambite per vivere, ma ha vissuto alcuni anni a Trapani per stare accanto ai loro genitori, infatti inizierà a masticare bene l’italiano quando intraprenderà la carriera da attrice. Gran parte della sua vita l’ha passata in Francia, dove ha avuto un’educazione abbastanza rigida che le ha comportato non poche punizioni da parte dei suoi insegnanti dato il carattere forte e ribelle.
Da piccola aveva già una passione per Brigitte Bardot, passione comune a tante donne della sua generazione, che si ispiravano alla dea bionda e trovavano il lei un punto di riferimento che ancora oggi è intramontabile.
Il vagare tra una nazione e l’altra, ha permesso alla nostra attrice di apprendere tante lingue come il tunisino, il francese, l’italiano, inglese, spagnolo e il dialetto siciliano.
Nel 1957 c’è il vero incontro con il cinema, e forse non sai che è stato, purtroppo, un incontro molto drammatico. La Cardinale, infatti, non voleva diventare un’attrice, bensì un’insegnante. Tuttavia la vittoria per la donna italiana più bella di Tunisi le valse un viaggio a Venezia, in un periodo che combaciò con la Mostra del cinema, è naturale pensare che la sua estrema bellezza colpì molti produttori, ma l’attrice non era interessata ad avere alcun ruolo, accettò solo quando scoprì di essere incinta dopo una traumatica esperienza con un uomo più giovane che la stuprò. Fu in quel momento che Franco Cristaldi l’accolse sotto la sua ala e diede lo slancio per una lunga carriera durata più di sessant’anni.
Nonostante un inizio incerto e non desiderato, Claudia Cardinale ha ricevuto tanti commenti che le hanno conferito sicurezza e le hanno fatto proseguire la sua carriera, tra i personaggi più illustri che l’hanno apprezzata ricordiamo Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini (il quale aveva colto perfettamente tutti i suoi tratti, valorizzandoli) e Luchino Visconti.
Come appena detto, la carriera della diva italiana è immensa, per cui ricorderemo i tratti salienti in cui si è affermata ancora di più come astro del cinema italiano.
Claudia Cardinale: la sete dei registi per la diva nascente
Sono tanti gli uomini dello spettacolo rimasti folgorati dall’umanità e la bellezza di Claudia Cardinale. Il primo regista ad averla in un suo film, nel 1958 fu Mario Monicelli con il capolavoro italiano I soliti ignoti in cui l’attrice interpretava Carmelina Nicosia, il primo di una lunga serie di ruoli che incarnano una donna siciliana forte e debole allo stesso tempo.
Il successo de I soliti ignoti accrebbe la notorietà della Cardinale, fino agli anni Sessanta in cui ci fu proprio la sua ascesa totale nello scenario cinematografico che col tempo la porterà anche ad Hollywood.
Nel 1960 e nel 1961 si presentano due ruoli che potremmo definire, ad oggi, come sorta di “embrione” per il futuro, ovvero quello di Barbara Puglisi ne Il bell’Antonio di Mario Monicelli e La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini.
Fu precisamente l’anno 1963 quello decisivo per l’attrice, dal momento che prese parte a due film di registi cardine del cinema italiano: Federico Fellini e Luchino Visconti.
Con Federico Fellini ha preso parte ad 8 1/2, un film che, come ben saprai, non è soltanto uno dei più importanti del regista, ma rappresenta un faro per molti registi che ancora oggi lo citano o ne traggono ispirazioni (si pensi a Woody Allen o a Quentin Tarantino). In questo celebre capolavoro, Claudia Cardinale rappresenta il “grillo parlante” di Guido Anselmi: una donna che il protagonista non è mai riuscito a dimenticare e che gli presenta senza remore tutta la verità sul suo essere distaccato dal mondo e disorientato. Una scena memorabile è quella lungo le strade di Roma, in cui Claudia (il personaggio ha lo stesso nome dell’attrice stessa) gli conferma che lui “non sa voler bene”.
Sempre nello stesso anno assistiamo al capolavoro di Luchino Visconti, Il gattopardo, ambientato in Sicilia. In questa mastodontica opera dall’estetica invidiabile, Luchino Visconti sceglie Claudia Cardinale nel ruolo di Angelica, una donna semplice che è riuscita ad emergere in società grazie al fidanzamento con Tancredi Falconeri (niente poco di meno che Alain Delon).
La bellezza nel vedere Claudia Cardinale in queste due opere sta nel fatto che il film di Fellini è in bianco e nero, mentre quello di Visconti è a colori, dunque basterebbe guardarli entrambi per cogliere la bellezza e il talento di quest’attrice nella sua interezza. Inoltre i due film sono importanti anche per marcale la spiccata personalità dell’attrice che è riuscita a lavorare con un confusionario come Fellini ed un rigido e metodico Visconti.
Dopo il planetario successo conferitogli soprattutto dai due film citati, l’attrice è entrata nel mirino hollywoodiano lavorando per diversi registi tra cui Tomas Milian, Henry Hathaway (Il circo e la sua grande avventura), Philip Dunne (L’affare Blindfond), Mark Robnson (Né onore né gloria). Inoltre legò con personalità come Barbara Streisand, Steve McQueen e Liz Taylor, provando però un senso di inadeguatezza verso un mondo che, fondamentalmente, non sentiva suo.
Gli anni Sessanta proseguirono molto floridi per Claudia Cardinale, divisa tra la fama mondiale e la sua voglia di riservatezza, fino al 1968 in cui ha interpretato uno dei ruoli per cui viene ancora oggi ricordata: Jill McBain nel grande western di Sergio Leone, C’era una volta il west. I primissimi piani di Sergio Leone e il suo personaggio di donna che si fa forza dopo il martirio della sua intera famiglia, hanno sottolineato un talento e uno splendore unici, tant’è che l’attrice stessa ha parlato sempre positivamente di Sergio Leone e della bella esperienza sul set.
In quest’annata, inoltre, c’è il ritorno all’interpretazione di un personaggio siciliano, stavolta con Damiano Damiani per Il giorno della civetta, in cui la Cardinale interpreta una donna alle prese con le investigazioni della polizia dopo l’improvvisa scomparsa del marito, combaciata con un omicidio a carico della mafia. Per il film l’attrice vinse anche il David di Donatello come miglior attrice protagonista.
Dopo il decennio forse più importante nella sua carriera, degno di nota, la vita di Claudia Cardinale fu una continua montagna russa tra momenti di serenità alternati ad esaurimenti nervosi per le pressioni esterne. Tuttavia il suo successo continuava a crescere e tra le opere di rilievo in cui ha partecipato, è importante ricordare negli anni Settanta Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971), A mezzanotte va la ronda del piacere (1975). Gli anni Ottanta iniziano con il botto in due ruoli importantissimi: La pelle (1981), Fitzcarraldo (1982), verso la fine del secolo poi troviamo Atto di dolore (1990) di Pasquale Squitieri per cui lavorerà anche a fine degli anni Novanta in Supor Mundi e Li chiamarono…briganti!
Dagli anni Duemila in poi, i ruoli della Cardinale diminuiscono sempre di più in quanto inizia a partecipare a produzioni televisive e si interessa ancor di più al teatro, ai giorni nostri partecipa ancora a diverse produzione, una delle quali è ancora in fase di produzione, come Rumore di Nicola Telesca.
Claudia Cardinale – Vita privata e curiosità
Dopo una bella carrellata nella gloria di Claudia Cardinale, conosciamola meglio fuori dai riflettori.
Gli anni Sessanta hanno significato molto non solo da un punto di vista professionale, ma anche affettivo. Infatti nel 1967 si lega e sposa il produttore Franco Cristaldi al quale resterà unita per 10 anni. Questa unione, tuttavia, è stata sofferta per Claudia, era reduce dal trauma dello stupro e a quanto pare Cristaldi non riusciva a farla sentire una donna libera e indipendente, ma subordinata e condiscendente, tanto che l’uomo non solo organizzò il matrimonio all’insaputa dell’attrice, ma voleva anche che il figlio nato dalla violenza fosse nascosto per non creare scandalo.
Nella metà degli anni Settanta si dividono e l’attrice sposa il regista Pasquale Squitieri prima citato, restando al suo fianco fino al 2017, anno della sua morte.
La relazione con Squitieri era fortemente desiderata dall’attrice che fu preda del suo fascino e decise di farsi avanti nonostante le voci poco raccomandabili che giravano intorno alla figura del regista.
Sapevi che Claudia Cardinale e Monica Vitti erano amiche per la pelle fuori dal set, ma nel lavoro non riuscivano proprio a conciliarsi?
Ebbene, pare che tra le due dive ci fosse una forte amicizia, ma si ritrovarono a lavorare insieme per A mezzanotte va la ronda del piacere e Qui comincia l’avventura. Durante questa esperienza, la nostra attrice si sente disorientata da una Monica Vitti completamente intrattabile, al punto che le venne un esaurimento nervoso e dopo poco intraprese un viaggio On the road con il suo compagno Squitieri.
“Con Pasquale, ho recuperato una parte della mia vita che non ho vissuto: e cioè tutta la mia adolescenza, la mia spensieratezza, tutto quello che mi è stato impedito o mi sono impedita di vivere”.
Come se non fosse già abbastanza perfetta, Claudia Cardinale è anche molto impegnata socialmente, infatti ha sostenuto negli anni l’associazione Amnesty International che si occupa dei diritti umani (all’attrice stavano a cuore in particolare i diritti delle donne). Nel 2000 è stata riconosciuta come Ambasciatrice di buona volontà dall’UNESCO.
Oltre all’impegno con il teatro, con la televisione e il cinema che gli hanno conferito tanti premi negli anni, Claudia Cardinale è anche un’ottima cantante, infatti ha inciso due album: The four dreamer nel 1962 e Vive les annés 70 uscito, appunto nel 1970.
Ad oggi l’attrice ha 83 e ha dichiarato di non sentire la nostalgia dei tempi passati, in cui era nel mirino di tutto il mondo, per questo non si è mai sottoposta a trattamenti estetici di qualsivoglia specie, invecchiando nella sua immensa bellezza.
Se ti interessa sapere di più su quest’illustre personaggio del cinema, puoi trovare qui il link del libro scritto da Alberto Moravia, il quale intervistò personalmente Claudia Cardinale.