E’ il 2002, e l’Italia (con i consueti due anni di ritardo) sta finalmente conoscendo le ragazze Gilmore: le note di There she goes accompagnano l’ingresso in scena di Lorelai che passeggia per l’adorabile Stars Hollow alla volta del bar di Luke.
L’epoca dei servizi di streaming è ancora lontana anni luce, e con molta probabilità ti troverai a seguire la serie nei suo vari spostamenti d’orario nei palinsesti, con episodi che saltano senza preavviso: ma il giornale dice che oggi ci sarà il finale di stagione, quindi ti prepari moralmente a salutare tutta l’adorabile cittadina del Connecticut.
Salvo poi sentire, impreviste, di nuovo le note di There she goes. Il giornale ha mentito. La serie sta ricominciando di nuovo da puntata 1, e tu non puoi farci niente. Questi sono i traumi che hanno preparato un’intera generazione alle delusioni della vita.
Ma quando Netflix ha permesso a tutti il sacrosanto binge watching che ci meritavamo sono emersi anche i traumi del riguardare da adulti una serie che hai amato con gli occhi dell’adolescente. Bisogna ammetterlo.
Lorelai Gilmore è una pessima madre.
Lorelai a sua volta ha avuto una madre non propriamente esemplare: l’interpretazione magistrale di Kelly Bishop ha il pregio di rendere il suo
personaggio, Emily Gilmore, genuinamente detestabile. La cattiveria spesso gratuita che ha mostrato negli anni porta lo spettatore a giustificare in parte i comportamenti di Lorelai ma in realtà è proprio nel carattere di quest’ultima che risiedono i problemi.
Lorelai ha avuto la fortuna di avere Rory come figlia, che è sicuramente (almeno nelle prime stagioni) docile e mansueta; una people pleaser come direbbero gli inglesi, il ché sicuramente rende il rapporto tra loro molto semplice. Ma il modello di relazione fluida e gestibile impostato nella serie è qualcosa che va oltre l’utopistico, e che spesso sfocia nel negativo.
Al di là di ciò che si può imputare prevalentemente alla giovane età di Lorelai quando è diventata madre, come ad esempio il fatto che le due seguano una dieta composta quasi integralmente di take away e cibo spazzatura (se non durante le cene del venerdì a casa dei nonni), quello che è sbagliato è il dipingere come funzionale un rapporto madre figlia che in realtà non sarebbe ideale nemmeno tra due amiche.
Innanzitutto tra le due sembra sempre esserci, sulla carta, una relazione aperta al dialogo, quando in realtà invece molto spesso Lorelai mente alla figlia; questo accade per esempio quando inizia una relazione segreta con un suo professore, Max Medina; oppure se si pensa al fatto che lei continui a portare avanti il rapporto con Christopher, padre di Rory, in un incessante tira e molla che culmina addirittura in un matrimonio del quale la figlia non viene neanche informata.
E’ inoltre evidente anche il fatto che Lorelai non sia in grado di astenersi dal giudicare la figlia nonostante sostenga spesso di non farlo; al di là dell’essersi espressa più volte negativamente sulle sue relazioni, cosa che in realtà potrebbe anche essere compresa nel suo ruolo genitoriale, la vediamo molto spesso saltare a conclusioni senza ascoltare la versione della ragazza. Nell’episodio della prima stagione Il ballo di Rory,
ad esempio, Rory passa involontariamente la notte fuori con Dean; Lorelai prende subito le sue difese nei confronti di Emily, elogiando l’intelligenza e le capacità di giudizio della ragazza (che ascolta questo discorso di nascosto), salvo poi non voler sentire giustificazioni da Rory non appena le due si confrontano e mettere subito in dubbio la sua versione.
C’è poi l’insegnamento di comportamenti negativi, che in effetti vediamo ripetere anche a Rory nel corso della sua vita da adulta: Lorelai scappa dalle responsabilità senza affrontarle, come ad esempio fa prima del matrimonio con Max, organizzando un viaggio improvvisato anziché parlare apertamente con il suo futuro marito. Inoltre, ogni volta che la vita non va come lei vorrebbe, Lorelai fugge tra le braccia di Christopher per cercare conforto, indipendentemente dal fatto che lui sia libero o impegnato in una relazione (un po’ come Rory fa con Logan nell’ottava stagione dal titolo Di nuovo insieme).
Anche l’imposizione del distacco, che Lorelai ha attuato verso i genitori quando è scappata per crescere da sola Rory ma anche a più riprese nel corso della storia, è la stessa che Rory dedica alla madre ogni volta che un loro screzio sembra non immediatamente risolvibile: come ulteriore punizione Rory accompagna il silenzio rifugiandosi sempre dai nonni tanto bistrattati dalla madre, come quando scappa in Europa con Emily o quando, dopo aver abbandonato l’Università, va a vivere da loro (sempre nel tentativo di fuggire dai propri problemi senza affrontarli).
Resta in sospeso sapere se Rory ripeterà anche la decisione di crescere il proprio figlio da sola, come fatto da sua madre: il finale dell’ottava stagione è volutamente tronco, ma il sospetto rimane perché nell’ultima puntata Rory si confronta con suo padre sul come si sia sentito nell’essere stato escluso dalla possibilità di un ruolo attivo nella sua educazione, e Christopher non fa che sottolineare quanto Rory come Lorelai sia “una forza della natura”, e che quindi sia impossibile far cambiare loro idea quando si mettono in testa qualcosa.
In un certo senso, comunque, anche Rory accusa direttamente Lorelai del fatto che il loro rapporto non sia come sembra; quando nel terzo episodio del revival lei le dice di aver deciso di scrivere un libro sulla loro storia e la madre non le da il suo permesso, Rory trova un parallelismo tra la loro situazione ed il rapporto tra Lorelai ed Emily.
https://www.youtube.com/watch?v=8ws7QFCwDQg
Insomma: è evidente che agli occhi di un adolescente l’idea di avere una madre di poco più grande, che s’intenda di buona musica e che per cena proponga sempre pizza o cheesburger sembri un sogno; una madre a cui confessare apertamente ogni cosa e con cui condividere i propri sogni (così come il proprio guardaroba). Ma nella realtà dei fatti, ahimé, anche crescere con Lorelai non è proprio così rose e fiori.
Al di là di tutto questo, però, Gilmore Girls resta una delle serie più piacevoli del suo genere, ed è sempre confortante rifiugiarsi in un rewatch di tutte le sue puntate per immaginarsi passeggiare per Stars Hollow, cittadina uscita da un globo di neve, con i suoi abitanti impiccioni ma amichevoli. Molto può essere dovuto al fatto che anche il clima sul set è sempre stato abbastanza positivo (e a questo link si trova un’intervista al cast rilasciata in occasione della reunion).
Al di là di molte scelte diverse che io come madre avrei fatto nei confronti di mia figlia devo dire che così come quello di Rory anche il personaggio di Lorelai si è evoluto alla fine ha trovato il vero amore e ha continuato a lavorare sodo. Rory invece ha deviato di molto i suoi obiettivi. Sul fatto che Rory cresca il suo bambino da sola è tutto probabile perché non mi sembra che Logan abbia intenzione di cambiare davvero e vedrei molto meglio Jess ad occuparsi di un bambino anche se non è proprio figlio suo perché quando trova la sua strada e ci si butta a capofitto riesce a conseguire i propri obiettivi e a Rory un compagno così farebbe bene perché l’aiuterebbe a non sfuggire dalle proprie responsabilità e si chiuderebbe finalmente un cerchio così come Lorelai decide di passare la propria vita con Luke anche Rory finalmente comprende che è Jess l’unico con cui possa veramente stare perché non le fa mai pressioni, la comprende per ciò che è, la stimola a fare meglio e si raddrizza.
Sono sempre stata #teamJess quindi su questo concordo, però ti lancio una provocazione: siamo poi davvero sicuri che il figlio di Rory sia di Logan e non del tizio con cui ha un’avventura di una notte a New York?