Dallo scorso giovedì 1 aprile fino a questa domenica, hai la fantastica opportunità di vedere in streaming la prima rassegna cinematografica a tema LGBTQ, Taglio Lungo.
Quest’iniziativa viene direttamente dal Coordinamento dei festival di cinema LGBTQ, e non è un caso che sulla piattaforma MyMovies siano stati messi i migliori otto film a tema proposti nello scorso anno, selezionati dalle nove realtà che la rappresentano.
https://www.youtube.com/watch?v=KxK7FCMBB_0
Taglio Lungo è un viaggio nel cinema che si dedica completamente alle tematiche di genere, identità e orientamento sessuale con lo scopo di far riflettere sul futuro attraverso i film e far emergere l’orgoglio.
Sulla piattaforma MyMovies saranno ospitati i migliori otto film a tema proposti nel 2020, selezionati dalle nove realtà organizzatrici dell’evento “Taglio Lungo”, che costituiscono il Coordinamento dei Festival di Cinema LGBTQ.
Il Coordinamento dei festival di cinema LGBTQ è un’esperienza del tutto nuovo per l’Italia, lo scopo è quello di creare dei progetti con obiettivi precisi e condivisi dalle diverse realtà, lasciando però la dovuta libertà ad ogni singola realtà festivaliera.
Ma quali sono queste realtà?
Ebbene quando parliamo di festival coinvolti a questo Coordinamento stiamo parlando del Gender Bender (Bologna), del BIG – Bari International Gender Film Festival (Bari), del MiX Festival Internazionale di cinema LGBTQ+ e cultura queer (Milano), del Florence Queer Festival (Firenze), del Immaginaria International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women (Roma), del Sardinia Queer Film Expo (Cagliari), Orlando Identità Relazioni Possibilità (Bergamo), del Sicilia Queer filmfest (Palermo) e del Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival ( il secondo di Bologna).
La rassegna iniziata alle ore 20.00 di giovedì 1 aprile presenta ogni giorno due film diversi, messi a disposizione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ogni film sarà a disposizione del pubblico per 48 ore.
Ma ecco i titoli in programma:
Alice Junior, di Gil Baroni (Brasile)
All we’ve got, di Alexis Clements (Stati Uniti)
Fin de siglo, di Lucio Castro (Argentina)
Il caso Braibanti, di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese (Italia)
Margen de error, di Liliana Paolinelli (Argentina)
Meu nome é Bagdá, di Caru Alves de Souza (Brasile)
Ne croyez surtout pas que je hurle, di Frank Beauvais (Francia)
Saint Narcisse, di Bruce LaBruce (Canada)
Dove puoi vederli?
Naturalmente nella pagina completamente dedicata alla rassegna di MyMovies.
“La scelta di mettersi in rete nasce dal bisogno di confrontarci in maniera responsabile sui cambiamenti culturali e sociali generati in questi anni, anche attraverso le attività dei nostri festival. Stiamo assistendo a una rapida e profonda trasformazione delle modalità di produzione e fruizione del cinema e delle forme di aggregazione delle comunità, così come è cambiata negli ultimi anni la vita delle persone LGBTQ, grazie anche alla conquista di alcuni diritti prima negati e alla sempre maggiore diffusione di pratiche di attivismo politico, sociale e culturale”
Questo è quello che dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori per spiegare cosa li hanno spinti a creare quest’evento, sentendo quindi la necessità di dover riflettere su questi cambiamenti in corso, per avere le basi di un possibile rilancio per il futuro.
“Il Coordinamento auspica un rilancio che sia più efficace nel trovare delle possibili risposte ai bisogni delle comunità e dei nuovi pubblici, così come per il lavoro di registe, registi e regist* e dell’intero sistema di produzione e distribuzione cinematografica”
Una situazione che vista la chiusura delle sale cinematografiche si può rivelare un’ottima occasione per immaginare e costruire quello che può essere la futura proposta culturale.
“Riteniamo sia doveroso cominciare a ripensare già da adesso al futuro con una visione più inclusiva, con uno sguardo che derivi da una nuova sensibilità maturata in questi mesi in cui si è posta all’attenzione di tutte/i la gravità e il peso della frammentazione e dell’impossibilità di incontro”