Il tempo. Ognuno di noi, nel procedere frenetico della quotidianità dimentica quanto sia prezioso ogni istante, quanto tempo sprechiamo ad essere arrabbiati, preoccupati o insoddisfatti. Ed è così che la monotonia della vita procede, dimenticandoci ciò che più conta: vivere la vita al massimo.
C’è un film che ha ben rappresentato questo prezioso tesoro che è il tempo, un film che inserirei nella categoria dei “Comfort Movie”. Si tratta di Questione di Tempo, scritto e diretto dal grande Richard Curtis, già sceneggiatore di film della portata di Quattro matrimoni e un funerale, Love Actually, Il diario di Bridget Jones e l’indimenticabile Notting Hill.
Questione di Tempo è una commedia romantica ambientata ai giorni nostri nell’affascinante Cornovaglia e nella frenetica Londra. Il protagonista è Tim, un imbranato ventenne dai capelli rossi (interpretato da Domhnall Gleeson) che si ritrova ad apprendere dal padre (interpretato da un formidabile Bill Nighy) una notizia insolita e straordinaria, ovvero che gli uomini della sua famiglia sono da sempre in grado di viaggiare indietro nel tempo per rivivere momenti passati della propria vita. Superata l’iniziale incredulità e stupore, Tim decide di sfruttare questo potere per trovare l’amore della sua vita, “il motore di tutto”. Dopo una serie di incidenti e intoppi, il giovane protagonista incontra la timida e dolce Mary, interpretata da Rachel McAdams. Agli occhi di Tim sembra essere tutto perfetto, tuttavia giocare con il tempo non è sempre semplice e non tutto può essere risolto con un viaggio nel passato. Perché, in fin dei conti, c’è sempre qualcosa che non possiamo controllare. La vita spesso ci mette davanti a scelte inaspettate, incontri e perdite che non avevamo preventivato ma che fanno parte del percorso di ognuno di noi.
Questione di Tempo: il trailer
Questione di Tempo parte dal presupposto di voler essere in primis una commedia, un film leggero che regala serenità e spensieratezza. Pur unendo l’elemento romantico con quello fantastico, quella che ci troviamo davanti è una storia improntata sulla semplicità ed essenzialità: non è un film che vuole fare colpo, è un film che entra nelle nostre case in punta di piedi. Ma nonostante la sua semplicità, più andiamo avanti e più ci rendiamo conto di quello che Questione di Tempo ci sta regalando.
La storia inizialmente prosegue lentamente e ci mette un po’ ad ingranare. In primis vediamo un giovane e imbranato Tim fallire miseramente nel tentativo di conquista del suo primo amore, Charlotte (interpretata da Margot Robbie), proprio a riprova del fatto che il destino è più forte di qualsiasi potere soprannaturale. Trasferitosi a Londra e avviata la sua carriera, Tim si ritroverà a dover aiutare un caro amico nel momento del bisogno tornando indietro nel tempo, una scelta che causerà una variazione degli eventi e in particolare la cancellazione di quel primo appuntamento avuto con Mary: quello che era stato un incontro perfetto, viene cancellato completamente ed è come se non fosse mai avvenuto. Quello che segue sono una serie di tentativi per far sì di incontrare nuovamente la ragazza che tanto lo aveva colpito. Sebbene ci troviamo a fare il tifo per Tim e a sorridere per le sue sfortune, è anche innegabile che queste vicissitudini rallentino notevolmente il procedere del film.
Ma ben presto la nostra pazienza viene premiata. Proprio quando Tim riesce finalmente a conoscere e conquistare Mary, il film prende finalmente il volo, regalandoci emozioni e momenti intensi. Ed è così che Questione di Tempo non è più solo una semplice commedia romantica, ma anche una storia sul bellissimo rapporto tra un padre e un figlio, sull’importanza di imparare ad apprezzare i singoli momenti e le persone che ci circondano, sul sapere lasciare andare e affrontare ciò che più ci spaventa, sull’amore per se stessi e su come la felicità possa essere trovata nelle cose più semplici ed autentiche. In poche parole, quello che Questione di Tempo ci regala è un’ importante lezione di vita.
Ciò che rende ancora più forte il messaggio che questo film vuole trasmetterci è sicuramente la colonna sonora, curata da Nick Laird-Clowes: la giusta compagna per l’atmosfera di spensieratezza, dolcezza e di forte emotività che emerge da questa storia. A partire da The Luckiest di Ben Folds, passando per Il Mondo di Jimmy Fontana che accompagna l’iconica scena del matrimonio tra Tim e Mary, fino a Into My Arms di Nick Cave & The Bad Seeds, tutto l’apparato musicale amplifica le emozioni che Questione di Tempo ci dona.
Molto ben scritto, viene voglia di vederlo il film
Ciao Antonietta, grazie mille per il tuo commento! Se non l’hai già fatto ti consiglio di vederlo, merita davvero molto