Disponibile dal 31 dicembre sul catalogo Netflix la quarta e ultima parte de le Terrificanti Avventure di Sabrina, serie che si compone di otto episodi della durata di circa un’ora ciascuno, una buona durata ma tuttavia non sufficiente a esplorare tutto ciò che doveva essere detto e fatto. In più, il tutto si è concluso troppo in fretta (ha seguito lo stesso modus operandi dell’ultima stagione de Il Trono di Spade).
Le Terrificanti Avventure di Sabrina cast:
Il cast della serie vede tra le sue fila:
- Kiernan Shipka nei panni della giovane strega Sabrina Spellman.
- Gavin Leatherwood è Nicholas Scratch.
- Ross Lynch interpreta Harvey Kinkle.
- Lachlan Watson è Theo Putnam.
- Jaz Sinclair è Rosalind Walker.
- Tati Gabrielle è Prudence.
- Chance Perdomo è il cugino di Sabrina, Ambrose Spellman.
- Miranda Otto è zia Zelda.
- Lucy Davis è zia Hilda.
- Michelle Gomez è Madam Satan.
- Luke Cook è Lucifer Morningstar.
- Richard Coyle è Faustus Blackwood.
- Sam Corlett è Caliban.
Le terrificanti avventure di Sabrina parte 4 aveva forse il pieno potenziale per essere la migliore tra le stagioni viste fino a questo momento.
Può aver inciso il fatto di essere stata rielaborata in corso d’opera, ma non è riuscita ad esprimere completamente il proprio potenziale e ci lascia con addosso una certa insoddisfazione e rabbia, con la sensazione che tutto sia corso troppo velocemente, non lasciandoci il tempo di assaporare davvero quanto accadeva sullo schermo.
La storia si apre poco dopo il finale della terza stagione, ormai abbiamo ben capito che ciascuna delle quattro annate della serie copre uno specifico anno della vita della protagonista, da un compleanno all’altro.
Sabrina Spellman e Sabrina Morningstar (il suo doppione che vive all’inferno e che ne è diventata la regina) continuano le loro vite, consapevoli, ma non particolarmente preoccupate del fatto che la loro stessa esistenza, ed il paradosso che ne deriva, potrebbe mettere in pericolo l’intero cosmo.
Sabrina Spellman, studentessa della Baxter High di giorno e strega della Congrega con il calar delle tenebre, cerca di recuperare il tempo perso con i suoi amici umani ma non può fare a meno di sentirsi esclusa da loro (al punto di creare mostri fittizi per obbligare il Club della Strizza a suonare ancora insieme) e di chiedersi se ha fatto la scelta sbagliata nel preferire la vita mortale a discapito di quella infernale.
Sabrina Stella del Mattino dal canto suo, invece, sembra essere soddisfatta appieno della sua scelta: a suo agio tra demoni e gironi infernali, con un padre amorevole ed il fidanzato Caliban costantemente seminudo.
A mettere a rischio il precario equilibro costruito dalle due e, ancora una volta, quello dell’universo stesso, ecco arrivare gli Orrori di Eldritch, entrati in scena nella scorsa stagione e pronti, in questa, ad arrecare morte e distruzione e assieme a loro. Ad alimentare la tensione contribuisce Padre Faustus Blackwood, che dopo essere stato sconfitto e aver perso il controllo della Chiesa della Notte, cerca vendetta nei confronti di Sabrina.
A saltare subito all’occhio è la struttura un po’ diversa data alla narrazione in questa quarta stagione: gli otto Orrori diventano i nemici da sconfiggere in ognuno degli otto episodi che compongono l’ultima annata.
Le diverse minacce che la nostra protagonista deve affrontare sono pensate per portare avanti la storia, facendo evolvere i personaggi fino allo scontro finale.
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Tra tutti gli episodi spiccano senza dubbio gli ultimi due: il settimo, quello incentrato sull’Eterno, è forse quello in cui gli sceneggiatori (in questo caso Donna Thorland e Matthew Barry) danno il meglio di sé, elevando l’intero show a qualcosa di più eccelso.
Se non fosse stata diffusa nelle scorse settimane la clip che vedeva l’ingresso in scena di Caroline Rhea e Beth Broderick (nella serie Sabrina vita da strega Hilda e Zelda), il settimo episodio ci avrebbe colto ancor più di sorpresa.
L’avventura metatelevisiva nell’universo parallelo in cui la vita di Sabrina è al centro di una serie TV (di quelle classiche con le risate registrate), il cui protagonista assoluto è una versione a pupazzo estremamente logorroica di Salem, è il culmine di questa stagione, cosa che ci lascia un po’ con l’amaro in bocca all’idea che di episodi così se ne sarebbero potuti fare decisamente di più.
Anche l’ultimo episodio, incentrato sul nemico più temibile, il Vuoto, raggiunge livelli altissimi. Chi non ne ha paura? Il vuoto ci pone davanti alle nostre paure, facendoci credere di essere soli al mondo e di essere dei falliti; anche Sabrina deve affrontare questo temibile nemico, che le richiederà tutta la sua forza. Basterà?
L’improvvisa e inaspettata cancellazione della serie dal palinsesto Netflix ha avuto la sua conseguenza peggiore sulla caratterizzazione dei personaggi.
Sabrina è quella che più va incontro finalmente ad un percorso di crescita (nelle precedenti stagioni il suo personaggio sembrava limitarsi a fare la scelta più ovvia tra quelle disponibili sperando di non distruggere l’universo).
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Non si può dire lo stesso dei comprimari e dei personaggi secondari i quali vengono relegati sullo sfondo, senza avere la possibilità di poter esprimere appieno il loro pieno potenziale.
Ed ancora una volta non possiamo che affermare che di potenziale ce ne sarebbe stato davvero tanto, in molti casi personaggi come Roz, Theo e Nick sono infatti i protagonisti di storyline interessanti, ma che vengono troncate troppo in fretta per mancanza di tempo e di spazio.
Anche la figura di Blackwood, che nelle stagioni abbiamo visto come freddo escogitatore di trame, in questa ultima parte assume un ruolo di semplice burattino, che cerca inutilmente di raggiungere i suoi scopi, usando le situazioni che gli si presentano a suo vantaggio.
Si sarebbe potuto dare più spazio a Madam Satan, lei è la vera padrona dell’Inferno, le si sarebbe potuto dedicare un intero episodio e vedere come avrebbe dominato il regno degli Inferi.
Tutti loro avrebbero potuto portare molto di più nello show, e questo era molto probabilmente nei piani degli sceneggiatori, ma gli è stata tolta la possibilità di farlo con l’interruzione della serie.
Il season finale non ha pienamente soddisfatto neanche la protagonista Kiernan Shipka, che ha voluto esprimere tutta la sua sorpresa.
“Sono rimasta molto sorpresa. Penso di avere in un certo senso la stessa mentalità di tutti gli altri, ovvero che Sabrina non può morire. Lei è Sabrina. Non può morire.
E poi ho pensato: Oh, non ci sono più pagine in questa sceneggiatura. Penso che sia davvero la fine. Ma è un finale drammatico. Penso che voglia rappresentare il suo altruismo, lei si sacrifica per il bene più grande e penso che mi abbia colpito a livello emotivo. Non è facile da digerire.
Ma soprattutto, sono rimasta completamente sorpresa, ma il personaggio non appartiene solo a me, appartiene ai fan e agli spettatori e se le persone vogliono guardare il finale e pensare che lei sia finita in un dolce aldilà con Nick, allora è fantastico.
Ma io credo che lei sia piuttosto esperta in queste cose e che potrebbe ritrovare la via del ritorno a Greendale, se lo desidera. La amo così tanto e voglio pensare che prima o poi accadrà. Tutto è possibile nel mondo di Sabrina“,
CONCLUSIONI
Concludiamo questa recensione de Le terrificanti avventure di Sabrina 4 dicendo che dal momento che c’erano quattro possibili finali per la serie se ne sarebbe potuto scegliere uno migliore;’ voglio dire Sabrina, una strega, la figlia di Lucifero, non dovrebbe morire così facilmente, però da un certo punto di vista capisco il perché;
Sabrina ha scelto di vivere tra i mortali pur potendo scegliere di vivere all’Inferno, ha voluto dare tutta sé stessa per proteggere coloro che amava, facendo quello che in pochi di noi sarebbero in grado di fare.
Quindi chapeau a Kiernan Shipka e alla sua magistrale interpretazione della magica streghetta. Inoltre, non posso non sottolineare il fatto che otto episodi non sono sufficienti a chiudere il cerchio delle avventure di Sabrina, ci sarebbero voluti il doppio degli episodi per dare il giusto spazio a tutti i personaggi principali e per dare loro il giusto addio, forse un’altra stagione ci sarebbe stata bene.
Però non voglio essere avido, quindi ringrazio Roberto Aguirre Sacasa per il brillante lavoro svolto con questa serie, grazie a tutti i membri del cast per l’impegno e per il cuore che hanno messo per dare vita ai personaggi di cui ci siamo affezionati, grazie a tutti coloro che hanno collaborato per rendere questo show davvero grande, senza di voi nulla di tutto questo ci sarebbe stato.
Saluto Sabrina con la speranza che Netflix possa ripensarci e risuscitare la nostra brillante strega bionda.