Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice, si è spenta ieri mattina 26 novembre. A dare la triste notizia è stato Dario Argento, suo ex marito con il quale Daria aveva una forte collaborazione dai tempi di Profondo Rosso, film che ha siglato la loro conoscenza e futuro amore, Daria però era già nota per aver lavorato con Elio Petri precedentemente.
Dalla relazione con Dario Argento nacque, nel 1975, la figlia secondogenita, Asia (Aria Maria Vittoria Rossa), che l’ha resa nonna di due nipoti nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008. Asia, anch’ella famosa ad oggi, ha pubblicato un post dando l’addio a sua madre:
“Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che ti hanno conosciuta e ti hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”
Altri film in cui Daria Nicolodi ha collaborato con Dario Argento sono Inferno (1980); Tenebre (1982); Phenomena (1984); Opera (1987); La terza madre (2007), con cui concluse la sua carriera. Tra le altre pellicole a cui ha partecipato si ricordano: Schock (1977), Maccheroni (1985), Le foto di Gioia (1987), La setta (1991), La fine è nota (1993), Viola bacia tutti (1998), La parola amore esiste (1998), Scarlet Diva (2000), Rosa e Cornelia”(2000).
L’infanzia fiorentina di Daria Nicolodi è davvero molto particolare: il padre, un avvocato, che aveva partecipato alla Resistenza, figlio di Aurelio Nicolodi, il fondatore dell’Unione Italiana Ciechi, morì tragicamente cadendo da cavallo. La madre, Fulvia Casella, figlia del compositore Alfredo Casella, era studiosa di lingue antiche, specialista della filosofia di Parmenide e Socrate.
Daria crebbe con la sorella Fiamma, con cattedra universitaria presso l’università di Firenze in qualità di musicologa. Rimase profondamente influenzata dalla nonna materna, Yvonne Muller Loeb Casella, una nota pianista francese molto vicina a Jean Cocteau. La singolare donna si considerava una “strega bianca” e fu lei che avvicinò la nipotina all’occultismo. Mentre il nonno, che Daria non conobbe (morì nel 1947), Alfredo Casella, è stato uno dei più importanti musicisti del XX secolo.