Mantenere la seconda stagione di una serie al solito livello della prima non è mai semplice, anche perchè all’esordio si cerca sempre di colpire lo spettatore con una buona dose di originalità e una trama accattivante, parametri che spesso non vengono mantenuti nelle successive stagioni. Non è il caso di The Boys, serie di cui abbiamo appena visto la fine, la quale non ha deluso le aspettative, arricchendo e approfondendo i personaggi, i quali subiscono nel bene o nel male un cambiamento che è la naturale conseguenza degli avvenimenti accaduti nella prima stagione (puoi leggere la recensione cliccando qui).
Ideata da Eric Kripke e basata sull’omonimo fumetto di Darick Robertson e Garth Ennis, nella stagione due di The Boys ritroviamo l’intero cast: Karl Urban/ Billy Butcher, Jack Quaid/ Hugh “Hughie” Campbell, Antony Starr/ Patriota, Erin Moriarty/ Annie January-Starlight, Dominique McElligot/ Queen Maeve, Jessie Usher/ A-Train, Chace Crawford/ Kevin-Abisso, Nathan Mitchell/ Black Noir, Laz Alonso/ Marvin-Latte Materno, Tomer Kapon/ Frenchie, Karen Fukuhara/ Kimiko, Colby Minifie/ Ashley Barrett, Shantel VanSantel/ Becca Butcher, Elisabeth Shue/ Madelyn Stilwell e Aya Cash nel ruolo del nuovo membro dei Sette Stormfront.
Ogni personaggio in questa seconda stagione di The Boys viene seguito, approfondito e ognuno subisce, nel bene o nel male, un cambiamento, anche alla fine per quelli rimasti meno nella memoria, tra cui Fiamma in un certo qual modo riabilitato dalle sue precedenti malefatte, ma quello che spicca più fra tutti è Patriota.
Dopo le verità di cui è venuto a conoscenza nella prima stagione e aver perso per sua mano Madelyn, quella figura che un certo modo riusciva a contenere quel suo carattere così imprevedibile, Patriota vive un lungo momento di smarrimento, che cerca di allietare attraverso un surrogato metamorfico o con la continua ricerca della popolarità che sembra sfuggirgli perso com’è nella sua ricerca di un rapporto quantomeno all’apparenza affettivo.
Patriota cerca di costruire un rapporto genitoriale con il figlio di Becca, riuscendo poi con “la verità” ad avere la meglio, ma in tutti questi suoi successi e nella ripresa della sua popolarità si nasconde l’ultima arrivata nei Sette Stormfront, la quale all’inizio pare saper manipolare quella mente così variabile, ma poi rivela la sua storia e i suoi progetti nei quali riesce a coinvolgere Patriota, in un continuo di ideali razziali malati provenienti da un passato che si pensava sepolto.
In un rapporto scoppiettante e di alimentazione dell’ego reciproco, Patriota diventa ancora più cosciente del suo immenso potere e degli obiettivi che potrebbe raggiungere, mentre Stormfront sembra aver finalmente trovato chi possa condurla al compimento dei suoi progetti.
Alla fine è evidente fin dall’inizio che Patriota e Stormfront si somiglino, entrambi convinti che il fatto di avere superpoteri conferisca loro il diritto di fare ciò che vogliono e che sia giusto sfruttare questa loro condizione per manipolare le masse, soprattutto in un momento in cui la Voight sta perdendo credibilità e viene osteggiata anche dalla politica, indirizzando la paura della gente verso fantomatici super terroristi.
Se Patriota ha una nemesi questa si può chiamare Bill Butcher. Nella prima stagione di The Boys la missione di Bill era portata avanti con una rabbia profonda e il forte desiderio di vendetta, stavolta dovrà fare i conti con sé stesso, soprattutto dopo l’incontro con Becca che lo farà riflettere sulla sua percezione dei super per lui tutti privi di umanità, ma anche dovrà fare i conti con il suo passato e con tutto quello che ha perso o in un qualche modo lasciato. Alla fine Bill ritroverà la sua famiglia nei ragazzi, sempre più determinati a sconfiggere la Voight e a portare alla luce le malefatte dei Sette, azienda che ha ben saputo riprendersi dallo scandalo del composto V ma che ora deve difendersi davanti al Congresso e la scoperta di una talpa tra i Sette…
Starlight nella prima stagione era quella che rappresentava in un certo qual modo la purezza, la classica brava ragazza dai sani principi catapultata in un mondo a cui non appartiene, ma anche lei subisce un lento cambiamento, un velato inizio di mancanza di moralità nel compiere certi gesti anche se “a fin di bene”. Se Bill inizia a capire che i super non sono tutti privi di moralità e umanità, Starlight inizia a domandarsi se invece lei la stia perdendo, e i confronti tra i due non mancheranno.
L’unico a rimanere fedele a se stesso è Hughie, sempre saldo nelle sua convinzioni morali anche se le circostanze spesso lo obbligano ad andarci contro, nell’amore verso Starlight e nella continua ricerca di compiere la missione de I Ragazzi senza cruenti effetti collaterali.
Con questi nuovi episodi di The Boys, grazie a flashback o racconti, andiamo anche ad approfondire il passato dei ragazzi, cosa ha portato Melvin a combattere la Voight, come è stato reclutato Frenchi e le origini di Kimiko, ogni personaggio viene seguito e abbiamo l’occasione di conoscerli sempre di più a fondo, ma soprattutto a comprendere meglio le motivazioni che li spingono a questa battaglia che a volte appare senza speranza.
I Sette, I Ragazzi, la Voight sono questi i concorrenti di questa seconda stagione, a cui và ad aggiungersi, presente anche nella precedente stagione ma appariva forse più come una setta di fanatici, è la Chiesa della collettività che, tramite una psicologa alquanto di parte riesce a convincere e a gestire la vita di Abisso, perso nella sue problematiche psicologiche derivate dall’abbandono da parte della Voight, alla continua ricerca dell’accettazione personale e della possibilità di rientrare nel gruppo dei Sette, ma che riesce ad imbrigliare nelle sue spire anche A-Train, ad un passo anch’essi dall’uscita dal mitologico gruppo. Cosa nasconde la chiesa? Quali interessi difende?
Ma in tutto questo, oltre alla scoperta di un progetto atto a creare supereroi a piacimento, c’è una nuova super dal potere alquanto imprevedibile e temibile, la quale non mancherà di far notare la sua presenza in un momento in cui gli eventi sembravano volgere in favore dei ragazzi e contro gli affari della Voight… ma tutto questo ti sarà rivelato solo con il penultimo episodio, una puntata che è un gran trampolino di lancio per gli imprevedibili eventi che accadono nel finale di stagione, ti dico solo che anche Patriota, ben consapevole delle sue capacità, proverà del vero timore nei confronti di questo nuovo potere che gli si sta manifestando davanti agli occhi…
Nell’ottava e ultima puntata di The Boys sono tanti gli eventi, ma non ti rivelerò niente. Ti dico solo che alcuni segreti finora tenuti ben chiusi in un cassetto verranno svelati, ci saranno dei colpi di scena e alcuni “cambi di bandiera”, ma molte sono le domande che resteranno senza risposta in attesa della terza stagione già annunciata la quale, tranne ulteriori ritardi, dovrebbe vedere l’inizio dei lavori a gennaio 2021 per debuttare in autunno.
Una seconda stagione che ha mantenuto alta la qualità come nella prima, ma ritroviamo anche la critica ai mass media e alla società attuale, a come manipolano e indirizzano notizie e opinioni, è una presenza costante in ogni episodio. La facilità con cui la Vought se ne esce dallo scandalo in cui è caduta con la scoperta del composto V, la creazione di un fantomatico super terrorista unicamente per instillare paura e manipolare gli eventi, le bugie mescolate alla verità che però sui social possono fare la differenza tra chi è un pericolo e chi non lo è, la semplicità con cui gli atti malvagi possono essere coperti semplicemente con un post ben costruito, ma anche le tematiche LGTB sfruttate solo per ottenere consensi e guadagni, tutte tematiche che vengono ora approfondite e ampliate.
I personaggi sono stati approfonditi, li abbiamo conosciuti meglio attraverso il racconto del loro passato e non sono mancate le sorprese e le scoperte originali. Stessa considerazione per gli effetti speciali, soprattutto gli splatter ben fatti da me molto graditi, e la colonna sonora incalzante e accattivante. Non sono delusa da questa seconda stagione di The Boys ma anzi, ancor di più ho avuto modo di apprezzare questa serie imprevedibile capace di mantenere l’attenzione sempre alta con trovate brillanti che riescono ogni volta a sorprendere lo spettatore, con personaggi ben caratterizzati di cui impari a conoscere le sfumature… cosa dire di più se non che te la consiglio vivamente?
Se sei interessato ai fumetti da cui è tratta The Boys, su Amazon puoi trovare molte interessanti versioni deluxe… buon divertimento!