L’annuncio dell’avvio ai lavori per la produzione di Doctor Sleep, qualche tempo fa, ha riscosso un notevole successo tra gli amanti del romanzo omonimo di Stephen King e, naturalmente del film di Stanley Kubrick del 1980, che di recente ha spento ben quaranta candeline. La stessa Warner Bros ha voluto puntare in alto, scommettendo su un incasso al box office di circa 40 milioni di dollari nel primo weekend di programmazione.
Le aspettative sono state però disattese quando, a conti fatti, il film è arrivato a raccimolare poco più di 14 miloni di dollari nel primo weekend di programmazione e nel tempo non è riuscito a superare i 73 milioni che, a fronte di un budget di spesa di circa 50, sono bastati appena per coprire le spese di produzione. L’insuccesso di pubblico della pellicola, ha convinto poi la casa produttrice a bloccare il progetto relativo al prequel di Shining, in cantiere ormai dal 2014.
Secondo i diretti interessati, i motivi del flop sarebbero da ricercarsi perlopiù nel target di pubblico. Il genere horror negli ultimi anni ha subito un impressionante incremento del numero e della qualità dei titoli a disposizione. Basti pensare a film come A Quiet Place – Un posto tranquillo (del quale siamo in attesa di vedere il secondo capitolo) o Scappa – Get out che sono riusciti alle nomination agli Oscar e, nel caso di quest’ultimo, a guadagnarsi il premio. Mike Flanagan e la troupe dietro le quinte di Doctor Sleep non ha però fatto i conti con la generazione di cinefili che si sono appassionati agli ultimi lavori del cinema dell’orrore.
Che Shining sia un capolavoro resta certamente assodato, a dispetto di Stephen King che invece non ha mai tenuto nascosto il suo disprezzo verso la pellicola di Kubrick, arrivando a definirla una “caddilac senza motore”. Il problema sostanziale è che Shining è un film che tende perlopiù ad annoiare le nuove generazioni, che sono abituate a ritmi decisamente più serrati. Questo aspetto ha, di fatto, tagliato fuori un’enorme fetta di pubblico, che nel periodo di Halloween ha preferito puntare verso altri titoli in sala, ignorando il cresciuto Danny Torrance e i suoi problemi.
Il film è poi stato pubblicato, a Marzo, in versione home video, in versioni digitali e su supporti fisici in DVD, Blu-Ray e Blu-Ray 4K, quest’ultimo contenente anche una versione Director’s Cut della notevole durata di 180 minuti totali, contro i 150 della versione cinematografica disponibile sugli altri supporti. Noi, naturalmente, non ci siamo fatti sfuggire Doctor Sleep e ti vogliamo offrire un’accurata recensione del film nei suoi aspetti artistici e dell’edizione Blu-Ray negli aspetti tecnici. Se non hai ancora visto il film e hai intenzione di farlo, vogliamo però informarti che l’articolo contiene degli spoiler che potrebbero rovinare la tua esperienza di visione e ti consigliamo quindi di leggere l’articolo solo dopo aver visto il film.
Doctor Sleep – Il film
La storia vede protagonista Danny Torrance (Ewan McGregor), circa 30 anni dopo gli avvenimenti di Shining. Danny, ormai cresciuto, si porta ancora dentro i segni del periodo passato all’Overlook Hotel quand’era solo un bambino sopraffatto dai poteri di quella che il suo amico Dick Halloran (Scatman Crothers) definiva “luccicanza”. La famiglia Torrance, chiamata a fare da custode dell’albergo durante il periodo di chiusura invernale, vivrà un vero e proprio incubo quando Jack (Jack Nicholson), il padre di famiglia, a causa anche della presenza di alcuni spaventosi spiriti, impazzirà e cercherà di uccidere con un’ascia sia la moglie Wendy (Shelley Duvall) che il piccolo Danny, uscendone però sconfitto e rimanendo ucciso dal gelo nella disperata ricerca del figlio nel labirinto di siepi vicino alla struttura.
Cresciuto in Florida assieme alla madre, Danny ha imparato, grazie ad Halloran (impersonato, in Doctor Sleep da Carl Lumbly), che gli compare sotto forma di spirito, a tenere a banda gli spiriti che, anche a distanza dall’Overlook Hotel, hanno continuato a tormentarlo da bambino e a nasconderli in un angolo della sua mente. Tuttavia l’esperienza nell’albergo lo ha segnato profondamente e, esattamente come il padre Jack, pur di mettere a tacere le voci nella sua testa, finisce per rifugiarsi pericolosamente nell’alcool, fino a quando, dopo l’ennesima notte brava, decide di riprendere in mano la sua vita, trasferendosi in un piccolo sobborgo nel New Hampshire.
Qui incontra Bill, che intuisce subito i problemi di Danny e lo aiuta offrendogli i primi mesi di affitto e trovandogli un lavoro nella casa di riposo locale, in cui, grazie ai suoi poteri (e ad un gatto), Danny aiuta i pazienti in fin di vita a passare oltre. Lo convince inoltre a frequentare il gruppo degli alcolisti anonimi. Nel periodo a Frazier, Danny viene contattato telepaticamente da una bambina di 5 anni, Abra, che sembra manifestare, in maniera molto più imponente, gli stessi poteri che aveva lui da bambino.
Passano gli anni e Danny, ormai completamente risanato, riceve una richiesta d’aiuto proprio da Abra, che scopre che una setta chiamata Vero Nodo e capitanata da una donna che si fa chiamare Rose Cilindro, rapisce e uccide giovani ragazzi dotati del potere della luccicanza, potere del quale i membri della setta si nutrono per ringiovanire e allungare il proprio periodo di vita. E proprio il potere così forte di Abra attirerà la loro attenzione e toccherà a Danny, che capisce l’importanza dello Shining e la sua pericolosità, prendere delle decisioni atte a sterminare i membri della setta, compreso il suo capo, nell’unico luogo in cui non sarebbe mai voluto tornare: l’Overlook Hotel.
Fin dai primi minuti di Doctor Sleep è chiaro come il regista, Mike Flanagan, ammiratore di Shining e delle opere di Stephen King (è sua infatti anche la trasposizione di Il Gioco di Gerald, prodotta e distribuita da Netflix) abbia deciso di rendere omaggio al film di Kubrick che nel 1980 ha destato tanto scalpore, ma allo stesso tempo ha ottenuto un enorme successo. La trama della moquette su cui il piccolo Danny corre con il suo triciclo è una delle prime immagini che compaiono e subito dopo il regista ci riporta all’interno dell’Overlook in una ricostruzione dei set che definire minuziosa è un vero eufemismo.
Chiunque abbia amato il film non rimarrà indifferente alle immagini pressoché identiche al film originale, ma ricreate ad arte dal regista, con l’utilizzo di nuovi attori che vogliono ricordare, grazie anche alla loro somiglianza, le controparti del film originale del 1980. In rete c’è chi si è divertito a confrontare le nuove scene con quelle originali e ha poi pensato di affiancarle in un montaggio che evidenzia la cura con cui le scene del nuovo film sono state ricreate.
Le interpretazioni di Ewan McGregor e Rebecca Ferguson, che interpretano rispettivamente Dan e Rose Cilindro, contribuiscono a tenere in piedi tutto il film. Ottima anche l’interpretazione di Kyliegh Curran che interpreta Abra, ma la cui recitazione è penalizzata da un doppiaggio italiano a dir poco superficiale. Fortunatamente si tende a passare sopra a questo e ad altri aspetti seguendo la storia che segue in maniera piuttosto lineare e fedele il libro da cui è tratta, prendendosi alcune libertà (con il benestare di Stephen King) nell’aspetto dei membri del Vero Nodo (descritti nel romanzo come una sorta di vampiri) e soprattutto nella location dello scontro finale.
Per far procedere la storia, il regista ha pensato di ricreare alcune scene rese famose in Shining, nonchè di raccontare alcuni frammenti di vita del piccolo Danny e della madre Wendy in alcuni flashback che danno un senso a tutto quello che avviene nei momenti successivi della vita del protagonista. Naturalmente sarebbe stato davvero complicato richiamare utilizzare il cast originale di Shining. Sono passati molti anni e sarebbe stato impensabile riuscire a ringiovanire gli attori con il trucco. Nonostante le possibilità date dalle tecniche digitali, la produzione ha optato per far impersonare i personaggi del film di Kubrick a nuovi attori.
Fanno quindi la loro comparsa Alex Essoe nel ruolo di Wendy, il già citato Carl Lumbly in quello di Halloran e il piccolo Roger Dale Floyd in quello del giovane Danny. Nel doppio ruolo del barista Lloyd e del padre di Dan, Jack, è stato invece scelto Henry Thomas, protagonista, da bambino di E.T.- L’extra-terrestre e già conoscenza di Mike Flanagan che lo ha voluto tra i protagonisti di The Haunting of Hill House. Proprio Alex Essoe e Henry Thomas sono stati in grado di riportare in scena i personaggi interpretati nel 1980 da Jack Nicholson e Shelley Duvall, imitandone in particolar modo le movenze e aiutati da costumi di scena che facilmente richiamano alla mente quelli indossati dai protagonisti originali.
In un certo senso, Doctor Sleep può essere considerata la rivincita di Stephen King sui cambiamenti effettuati da Kubrick per Shining. Molte delle battute originali presenti nel romanzo, sono state infatti inserite in questo film. Nel primo romanzo, inoltre, l’hotel viene incenerito da un gigantesco incendio, lasciando solamente macerie. La location, rinominata “il tetto del mondo” viene utilizzata poi in Doctor Sleep per dare vita all’ultima battaglia tra Danny, i demoni dell’Overlook Hotel e i membri rimanenti del Vero Nodo.
Come sappiamo, però, in Shining, l’hotel non viene distrutto dal fuoco, ma rimane assolutamente intatto. Stephen King e il regista Mike Flanagan, che cura anche la sceneggiatura, hanno pensato di sfruttare questo dettaglio per ricreare il finale voluto da Stephen King e mai attuato da Stanley Kubrick. Se Shining finisce nel ghiaccio, il finale di Doctor Sleep è destinato a bruciare tra le fiamme. Il regista ha trovato inoltre un modo sensato di far tornare in scena Dick Halloran, che compare a Danny, in maniera perfettamente sensata visti i suoi poteri, sotto forma di spirito.
Fin da subito è possibile definire una fotografia morbida e con una virante verde/blu che tende a rendere ancora più cupi i toni dell’intero film. Le immagini, come ad omaggiare la fotografia originale di Shining, diventano invece molto più calde e sature nel momento in cui si raccontano le vicende del giovane Danny assieme alla madre o quando il Danny adulto torna nel luogo dei suoi incubi nell’ultima parte del film. Molto apprezzata inoltre è la sequenza del viaggio verso l’Overlook, girata allo stesso modo della sequenza iniziale di Shining, ma durante la notte anzichè di giorno.
I collegamenti a Shining, sono tra i punti di forza di Doctor Sleep e fanno necessariamente leva sulle emozioni di chi conosce molto bene l’opera di Kubrick, ma la nuova storia risulta altrettanto originale ed intrigante, pur discostandosi di molto dallo stile di Kubrick e risultando più facile da seguire e capire. Un segno di come il nuovo film fosse stato prodotto per piacere anche alle nuove generazioni che sembrano, purtroppo, averlo completamente ignorato.
Doctor Sleep – Il Blu-Ray
Warner Bros ha predisposto le edizioni Home Video, puntando soprattutto sulle edizioni in alta definizione e 4K. La versione DVD comprende solamente il film in versione cinematografica, così come quella in Blu-Ray nella quale però fanno la loro comparsa anche alcuni contenuti speciali. La versione 4K con cofanetto steelbook in acciaio, risulta al momento la più completa di tutte e consente di vedere, oltre alla versione cinematografica anche un Director’s Cut di ben 180 minuti, anche se a quanto pare, solo in lingua inglese e senza possibilità di attivare i sottotitoli.
Abbiamo avuto modo di vedere valutare la versione Blu-Ray e queste sono le nostri impressioni sull’aspetto tecnico dell’edizione.
La parte di authoring, che comprende menù e possibilità di cambiamenti durante il film, è la classica dei titoli Warner da qualche anno a questa parte. Se una volta la major curava molto la parte interattiva dei propri film, ora l’authoring è sostanzialmente assente. Il film, dopo il logo Warner iniziale, presenta uno sterile menù fisso (in inglese) con un immagine di fondo e la colonna sonora dei The Newton Brothers a sottolineare la scelta dell’utente.
Il vero punto di forza di Doctor Sleep, nella sua edizione Blu-Ray e 4K è sicuramente la qualità dell’immagine. Il quadro video ha un livello impressionante. Non siamo riusciti a cogliere sbavature o artefatti di compressione durante tutto il film e alcuni dettagli sono stupefacenti. Per di più, un film dominato da scene particolarmente scure e cupe, spesso cade in preda a rumori di fondo più o meno percepibili, cosa che qui non accade praticamente mai. Non c’è dubbio che la produzione abbia voluto porre una grandissima attenzione alla resa finale.
Un nota davvero dolente riguarda invece la parte audio. Il film comprende la traccia audio in italiano, inglese, francese, spagnolo e russo. L’unica traccia audio che sia in grado di rendere al meglio le sfaccettature e i dettagli di cui è composto il sonoro del film, è l’inglese in Dolby Atmos, una sontuosa traccia digitale che comprende anche la parte relegata agli altoparlanti verticali che circondano in pieno lo spettatore. Il resto delle (troppe) lingue sfrutta la stessa codifica imposta generalmente alle versioni in DVD. Si tratta davvero di un grande spreco.
L’ideale sarebbe stato rinunciare a qualche doppiaggio secondario, e consentire anche a chi vuole vedersi il film in italiano, di godere di una traccia audio non compressa di qualità superiore che ormai dovrebbe contraddistinguere quasi tutti i titoli in alta definizione.
Detto questo, l’audio fa comunque il suo dovere. Il suono è dinamico e pieno e lo spettatore ha l’impressione di avere una voce nella testa quando Danny o Abra comunicano attraverso il pensiero. La corposa traccia relegata alle basse frequenze LFE riesce a riempire intensamente la stanza ed enfatizza perfettamente il suono del battito cardiaco che sottolinea i momenti più intensi del film, senza sovrastare le medie e alte frequenze e rendendo chiari i dialoghi anche in scene particolarmente concitate. Il canale centrale relegato proprio ai dialoghi è sempre pulito e chiaro e la colonna sonora dei The Newton Brothers (gli stessi di The Haunting of Hill House) viene abilmente ripartita tra tutti i canali disponibili.
I contenuti speciali non sono molti, ma sono sufficienti a rendere completa l’esperienza di visione. Molto interessante la visione del regista e dell’autore del romanzo che raccontano come siano riusciti a risalire agli elementi principi di Shining per fare di Doctor Sleep non solo un sequel del film di Kubrick, ma anche un completamento della storia come pensata da King. Doctor Sleep si può in parte considerare una vera e propria rivincita per Stephen King che ha potuto vedere realizzate le idee nate per Shining in questo sequel, senza per questo travolgere la visione di Kubrick del 1980.