Sono moltissimi i musical che hanno avuto enorme successo nel mondo del teatro e che sono giunti nelle sale cinematografiche in trasposizioni più o meno fedeli alle produzioni originali. Tra questi vanno ricordati sicuramente il controverso The Rocky Horror Picture Show, il sensuale Chicago e il sanguinolento Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street. Un altro celebre musical, Cats, inoltre, sta per arrivare nelle sale italiane dopo essere stato distribuito negli Stati Uniti, con risultati, purtroppo, decisamente poco incoraggianti dovuti ad una tempistica non eccezionale, ma anche a evidenti difetti di post-produzione che hanno costretto Universal a distribuire una versione “aggiornata” del film di Tom Hooper. Noi certamente non mancheremo di recensirlo quando arriverà nelle nostre sale. Oggi però parliamo di un altro film di Tom Hooper, che all’epoca è stato oggetto di entusiasmanti critiche da parte di pubblico e critica e che ha guadagnato tantissimi premi in importanti categorie. Parliamo di Les Misérables.
Il musical teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, è stato scritto nel 1980 da Claude-Michel Schönberg nella parte musicale e da Alain Boublil nei testi. Dopo il grande successo in francia, verso la fine degli anni ’80 è stato portato nel Regno Unito dal produttore Cameron Mackintosh in una versione con un nuovo libretto, una nuova orchestrazione e testi riscritti da Herbert Kretzmer in lingua inglese. Il successo ottenuto è stato incredibile. Immediatamente esportato a Broadway, nel giro di poco tempo il musical si guadagna 8 Tony Awards e diventa uno dei maggiori successi teatrali della storia.
Le vicende ruotano attorno ai personaggi di Jean Valjean, Fantine e Cosette, destinati ad incontrarsi durante la storia e a supportarsi nelle loro difficili vicende. Jean Valjean, costretto a 19 anni di lavori forzati per aver rubato un tozzo di pane, viene rilasciato dal malvagio Javert, con la promessa di ritornare in prigione al primo minimo sgarro. Passano gli anni, Valjean diventa sindaco di una piccola cittadina e proprietario di un’impresa nella quale lavora Fantine, licenziata per aver nascosto al datore di lavoro di avere una figlia ed accusata dalle altre colleghe di portare guai. Fantine, pur di mantenere la figlia venderà i suoi capelli, i suoi molari e infine anche se stessa. Solamente quando sarà troppo tardi, Valjean promette a Fantine di accudire la figlia come fosse sua. Passano ancora gli anni, in Francia iniziano i moti rivoluzionari e mentre un’adolescente e bellissima Cosette scopre l’amore grazie al giovane Marius, Valjean avrà nuovamente a che fare con il suo aguzzino Javert, determinato a fargli pagare il suo cambio d’identità e il suo essere cambiato.
Les Misérables ha una storia cinematografica molto travagliata. Diversi tentativi sono stati fatti per portare alla luce il film tratto dal musical originale, ma per un motivo o per l’altro nessuno è riuscito nell’ardua impresa. Ci è voluto Tom Hooper, conosciuto all’epoca per Il Discorso del Re, per costruire una trasposizione sontuosa e dettagliata che ha portato il film a vincere tre premi Oscar su 8 candidature, tre Golden Globe, 4 BAFTA e decine di altri premi internazionali. Complice la magnifica fotografia di Dany Cohen che sottolinea efficacemente la povertà e la ricchezza come un dipinto vivente, e un cast stellare comprendente, fra gli altri, Hugh Jackman, Russel Crowe, Anne Hathaway, Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter e Amanda Seyfried.
La particolarità del cast, e dell’intero musical, è anche il modo di incidere le magnifiche canzoni. Tutti i brani sono stati infatti interpretati in presa diretta. Un pianista era sempre presente sul set per suonare la base musicale per gli attori, poi completata in post-produzione con la parte orchestrale. Di conseguenza tutti i brani che si possono ascoltare nel film escono dalle vere voci degli attori e sono interpretate nel momento esatto in cui vengono registrate le scene, senza ridoppiaggi di sorta. Spicca in particolar modo la voce di Hugh Jackman, nel ruolo di Jean Valjean (darà modo di usare la sua volce anche in The Greatest Showman nel 2017) mentre risulta un po’ sottotono quella di Russel Crowe, che nella pellicola interpreta Javert.
La scena madre del film, rimane però quella sottolineata dal brano principe dell’intera opera, “I Dreamed a Dream”. Il brano, interpretato da una Fantine devastata fisicamente e moralmente, racconta dei sogni della giovane ragazza e di quanto la vita l’abbia infine delusa e abbandonata e di come proprio la vita stessa abbia ucciso i suoi sogni. L’intera scena è un lungo primo piano sul volto tumefatto e sfinito di Anne Hathaway che, seppur non spicchi a livello vocale, è riuscita ad interpretare la scena e il brano con un’intensità pazzesca e proprio questa scena le è valsa il premio come Miglior Attrice non Protagonista in praticamente quasi tutti gli Award in cui è prevista la categoria.
Il film di Tom Hooper, sebbene nel nostro paese non abbia riscosso un grande successo, è arrivato comunque ad incassare oltre 440 milioni di dollari in tutto il mondo e ad oggi è considerato una delle migliori trasposizioni del musical originale e del romanzo di Victor Hugo.