La migliore commedia di tutti i tempi, non ha certo bisogno di presentazioni, poche e indimenticabili battute, e tutti capiranno di cosa parliamo:
“si può fare”
“potrebbe essere peggio, potrebbe piovere”
“rimetta a posto la candela”
“lupo ululì, castello ululà”
Frankenstein Junior torna in tv, ed un arzillo Mel Brooks, dall’alto dei suoi 93 anni, , sarà il produttore dello show.
Il canale americano ABC ha annunciato l’allestimento di una versione di Frankenstein Junior basata sul musical andato in scena a Broadway nel 2007. Il titolo è Young Frankenstein Live! come già accaduto con enorme successo con La sirenetta in Little Mermaid Live!, Grease e Jesus Christ Superstar.
Si tratta di un evento TV, ossia della ripresa televisiva in diretta del musical messo in scena a teatro da Mel Brooks, del quale non è stato rivelato per ora né il cast nè la data di messa in onda. Lo spettacolo tratto dal lungometraggio, ha debuttato a teatro nel 2007 e aveva tra i suoi protagonisti Roger Bart (Good Trouble) nella parte di Frederick Frankenstein, Megan Mullally (Will & Grace) nella parte di Elizabeth, Sutton Foster (Younger) che ha interpretato Inga, Andrea Martin (Great News) nei panni di Frau Blucher, Christopher Fitzgerald (Happy!) in quelli di Igor e Fred Applegate (Newhart) che ha portato in scena l’ispettore Kemp/Hermit.
Il nome di Mel Brooks è, inevitabilmente, associato ai grandi film parodia e alla commedie farsesche che ha diretto e interpretato nella sua lunghissima carriera. Il suo curriculum vanta 11 titoli come regista, ma tanti altri come sceneggiatore, attore e doppiatore. Brooks è anche un apprezzato autore per la televisione e il teatro ed è uno dei pochi artisti della storia di Hollywood che hanno conseguito il cosiddetto EGOT, cioè la vittoria di almeno un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony Award.
Re incontrastato di titoli cult come Per favore, non toccate le vecchiette, e Balle spaziali, Mel Brooks il cui vero nome è Melvin Kaminsky, è figlio di immigrati ebreo-russi. Da piccolo, viene preso di mira dai suoi coetanei per il suo aspetto (era bassino e non proprio carinissimo) e le sue origini, ma riesce a superare quel periodo buio grazie alla sua enorme vivacità.
Dopo aver conseguito il diploma all’Abraham Lincoln High School, di New York, si arruola nell’esercito, durante il secondo conflitto mondiale e, proprio al fronte, l’attore delizia i commilitoni con i suoi sketch e le sue amatissime parodie. Tornato dal fronte, decide di cambiare il suo nome in Mel Brooks, partendo dal nome della mamma, Kate Brookman, e inizia a lavorare come cabarettista nei locali notturni della città.
Nel 1974, Brooks porta al cinema Frankenstein Junior, commedia scritta con l’amico Gene Wilder, regista e sceneggiatore morto nel 2016 a 83 anni, ispirata al celebre racconto di Mary Shelley e al Frankenstein di James Whale, del 1931. Il film, girato in bianco e nero, ha come protagonisti Gene Wilder, Marty Feldman e Peter Boyle e si rivela un enorme successo al botteghino.
Nel 2000, l’American Film Institute l’ha inserito al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi ed è considerata la migliore parodia cinematografica di tutti i tempi. Frankenstein Junior riesce a portare a casa anche 4 Saturn Awards (miglior film horror, migliore regia, miglior attore non protagonista e miglior trucco) e 2 nomination agli Oscar (migliore sceneggiatura non originale e miglior sonoro).
Il film raccontava la storia di Federick Frankenstein, un affermato neurochirurgo che vive e insegna in una università negli Stati Uniti, nipote del famoso dottor Victor von Frankenstein, impegnato a far dimenticare e rinnegare la sua malcapitata discendenza. Ricevuto in eredità dal nonno il castello in cui viveva, il protagonista decide di provare a ritrovare le sue radici recandosi in Transilvania.
Nonostante il forte scetticismo e il disprezzo per gli esperimenti dell’antenato, l’uomo rimane affascinato dall’atmosfera del luogo e del laboratorio in cui si respira ancora l’aria elettrizzante dell’esperimento di Victor. Inaspettatamente Federick decide di seguire le orme del suo predecessore, tentando lui stesso l’impresa ideata dal nonno: provare a restituire vita ad un cadavere trafugato.
Dallo spassoso film di Mel Brooks del 1974, anche in Italia, è stato tratto un musical andato in scena dal 2012 per tr stagioni, in vari teatri italiani.
Lo show, firmato dalla Compagnia della Rancia, con la regia è di Saverio Marconi (già attore al cinema con Pontecorvo, Comencini, Squitieri e i fratelli Taviani), ha visto protagonista Giampiero Ingrassia (il figlio dello scomparso comico palermitano Ciccio Ingrassia) nei panni dello squinternato dottor Frederick Frankenstein.
La regia è di Saverio Marconi (già attore al cinema con Pontecorvo, Comencini, Squitieri e i fratelli Taviani) e la regia associata di Marco Iacomelli.
Un genio del calibro di Mel Brooks, non va mai in pensione, e come è accaduto per tanti prima di lui, sono certa ci regalerà fino all’ultimo emozioni e novità
Frankenstein Junior è un capolavoro incontrastato di ironia e tradizione messi assieme, una commedia grottesca come poche, che è riuscita a farci amare anche un personaggio così orrendo nell’aspetto; ha accompagnato intere generazioni, sta a noi, ora, fare in modo che continui a farlo.