Martedì 10 dicembre lo splendido Teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana ha avuto come ospiti due grandi e indimenticabili nomi dello spettacolo italiano con il loro nuovo show che li vede di nuovo uniti sulle scene dopo più di quindici anni: Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Due ore in cui i due protagonisti hanno riproposto imitazioni, sketch, performance musicali di livello accompagnati dalla Jazz Company di Gabriele Comeglio e interazioni con il pubblico…ma lascia che ti racconti la mia serata in loro compagnia!
Dopo aver percorso con tanta ironia i successi e gli insuccessi della carriera l’uno dell’altro, Solenghi ci appare sulla scena con un teschio tra le mani, deciso a portare un pò di “vero teatro”esibendosi nel ben noto monologo dell’Amleto “Essere o non essere…”, ma non appena le solite strofe sono recitate in ben sette lingue diverse, ecco che la serietà svanisce e si inizia a ridere a crepapelle.
Intervallati da performance musicali con famosi brani meravigliosamente interpretati da Lopez, si inizia con le varie imitazioni, cavalli di battaglia che hanno reso il duo famoso nel corso della loro carriera. Gino Paoli e una spaesata Ornella Vanoni, Maurizio Costanzo e un irriconoscibile Solenghi ben calato nel personaggio di Giampiero Mughini e il suo “Aborrrrro”, due esilaranti papi (Bergoglio e Ratzinger) impegnati in futili discussioni di cucina e tanti altri personaggi della politica di ieri e di oggi. Non sono mancati momenti in cui è stato coinvolto il numeroso pubblico presente in sala con canzoni e battute che hanno reso lo show ancor più coinvolgente. Uno spettacolo che, per chi è un pochino più grandicello come me, ha vissuto come un viaggio nel passato ritrovando due protagonisti a cui eravamo tanto affezionati e che ci hanno accompagnato per gran parte della nostra crescita, ma che anche gli attori vivono con il solito entusiasmo degli spettatori, infatti ci dicono:
“L’incontro col nostro pubblico contiene in sè una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si trovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, al Trio: “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, “I primi gruppi di ascolti li istituimmo nel 1987 col Trio”, “Per far digerire ai miei figli I Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri”. Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo con il nostro pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo”
L’indimenticabile Anna Marchesini, presenza-assenza che si è respirata per tutto lo show, mancanza che si è sentita ancor più forte quando i due attori hanno recitato una commovente poesia dedicata a lei, la sala si è fatta buia e uno scrosciante applauso si è alzato dal pubblico in un momento davvero emozionante in cui lo spirito della compianta attrice sembrava aleggiare in tutto il teatro, sorridente e allegra come amiamo ricordarla.
(Come puoi vedere, dopo lo spettacolo Massimo Lopez e Tullio Solenghi si sono gentilmente concessi per alcune foto con gli spettatori.)