Gli anni 80, lo sappiamo, sono stati un vulcano in eruzione per i cult-movie. Chi ha avuto la fortuna di vivere in quel periodo è indissolubilmente legato a pellicole che ricordano l’infanzia, situazioni e tipologie di film ormai scomparse. Dopo il tuffo fantascientifico targato Disney della settimana scorsa con Navigator (leggi qui il nostro speciale), oggi si ride. Di gusto, anche. A dirigere c’è il grande Mel Brooks ed il film in questione è un classico che ha fatto ridere milioni di spettatori: Balle Spaziali (Spaceballs).
Anche dopo più di 30 anni dalla sua uscita (era il 1987) la parodia fantascientifica del Sig. Brooks resta un film estremamente spassoso, che gioca molto con lo spettatore facendolo entrare direttamente all’interno di alcune scene; battute, citazioni geniali, e risate dominano durante i 96 minuti di durata ed alcune trovate sono davvero spettacolari. Iniziamo dalla trama…
In una galassia molto, molto, molto lontano…
Sul pianeta dominato dal dittatore Skroob, il quale vive in una metropoli composta da cupole bianche, c’è un grave problema. L’aria sta per esaurirsi ed un gruppo di uomini fidati del presidente, capeggiati da Lord Dark Helmet (da noi Lord Casco), parte sullo Spaceball One alla volta di Druidia, un lontano pianeta governato dal saggio Re Roland, con l’intenzione di rubare più ossigeno possibile. Il piano però cambia: l’equipaggio inviato da Skroob e comandato dal perfido Lord Casco, crede che rapire la Principessa Vespa per farsi pagare il riscatto con una bella dose di aria fresca sia un’idea più veloce e redditizia. La ragazza che sta per sposarsi con un principe rimbambito (Vince Valium), scappa dal pianeta con la sua fedele ancella robot. Toccherà a Stella Solitaria, un avventuriero dello spazio, accompagnato da Ruttolomeo, il can-uomo suo compagno di viaggio.
Nonostante una trama non particolarmente originale, la storia riesce comunque a tenere vivo l’interesse dello spettatore grazie a trovate esilaranti e grottesche. Grazie all’influenza artistica del regista Mel Brooks, troviamo una serie di elementi volutamente estremizzati e portati all’esagerazione che supera il ridicolo tramutandosi in spassoso; elementi che hanno fatto la fortuna del genere parodia che negli eighties godevano di grande seguito. Pellicole come Una Pallottola Spuntata e L’Aereo più pazzo del mondo ne sono esempi perfetti.
Il genio di Mel
Mel Brooks, al secolo Melvin James Kaminski, è un regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato a Brooklyn nel 1926, nel mondo del cinema occupa un posto in prima fila tra le celebrità. Il Re delle parodie in questo lavoro si cimenta nella fantascienza, dopo aver rivisitato il western con Mezzogiorno e mezzo di fuoco del 1974 (con Gene Wilder e Cleavon Little), lo spy-thriller con Alta Tensione del 1977, l’horror con il capolavoro assoluto (meriterebbe un articolo dedicato che arriverà!) Frankenstein Junior del 1974 e lo storico con La pazza storia del mondo del 1981.
La trilogia di Star Wars e l’arrivo al cinema di Star Trek rappresentava un’occasione troppo ghiotta per lasciarsi scappare una parodia, cosa che il regista ha prontamente realizzato: sono questi due i franchises principali presi di mira dalla pellicola.
Le citazioni spaziali
Balle spaziali cita volutamente Star Wars e Star Trek soprattutto. Per quanto riguarda Guerre Stellari le citazioni ai personaggi, scene e situazioni sono state regolarmente autorizzate da George Lucas e dalla sua (allora) Lucas Film, la quale ha donato al film di Mel Brooks una scena scartata da Star Wars nel 1977. Tutti questi permessi ed autorizzazioni, hanno avuto un prezzo che il regista ha pagato nel merchandising; a Balle spaziali, infatti, è stata vietata la vendita di qualsiasi tipo di gadget del film. Come trasformare questa situazione negativa in una genialata che potesse giovare alla pellicola? Lasciate fare a Mel. In molte scene del film possiamo notare un sacco di oggetti (tappetini, bicchieri…) marchiati Spaceballs. Una parodia che prende in giro anche se stessa: puro genio.
Vediamo qualche esempio. La principessa Vespa indossa delle cuffie audio in stile pettinatura della Principessa Leila, Ruttolomeo ricorda in modo “bestiale” Chewbecca, Lord Casco è evidentemente Darth Vader, Han Solo è tradotto in Stella Solitaria che proviene dalla galassia Ford… come Harrison Ford. Il teletrasporto (la scena in cui Skroob viene teletrasportato ma si trova con il corpo girato fa morire!) è preso in prestito da Star Trek, così come il personaggio scozzese Snotty è Scotty del noto franchise del vulcaniano Spock.
Come già detto, la trama è abbastanza lineare ma il modo in cui viene sviluppata è assolutamente imprevedibile. Gli attori che dialogano con il pubblico che guarda il film rappresenta una novità per quel periodo. Vedere Lord Casco che più volte interagisce con lo spettatore è davvero divertente, soprattutto nella scena in cui si cerca la VHS del film Balle Spaziali… si, proprio il film che stai guardando. Come? ti viene in mente Black Mirror Bandersnatch? Mel ci era arrivato più di 30 anni fa! Oppure quando nella videoteca della Spaceball One si intravedono le VHS di Frankenstein Junior e de La pazza storia del mondo. Goditi la scena della VHS di Spaceballs!
Un cast… spaziale
Partiamo da lui, Mel Brooks. Oltre a dirigere il film, è tra i protagonisti con ben due ruoli: il presidente Skroob e il mitico Saggio Yogurt. Splendida caricatura di Yoda di Star Wars, è resa celebre dalla frase “Che lo sforzo sia con te!”. Come vedi, una chicca dietro l’altra…
Le sue performances dietro la macchina le conosciamo, ti ho parlato prima dei suoi capolavori a cui aggiungiamo Robin Hood – Un uomo in calzamaglia del 1993 nel quale prende in giro il mondo di Sherwood e Dracula morto e contento del 1995 con uno splendido Leslie Nielsen. La coppia di salvatori spaziali, composta da Stella Solitaria e Ruttolomeo, sono rispettivamente Bill Pullman ed il grande John Candy. Il primo lo abbiamo apprezzato in molte pellicole come Ragazze vincenti del 1992 al fianco di Tom Hanks, Casper del 1995, Indipendence Day del 1996 (l’eroico presidente degli USA) ed il bel thriller The Guilty – Il colpevole del 2000; il secondo ci ha fatto ridere in film come Un biglietto in due del 1987, Io e Zio Buck del 1989, Mamma ho perso l’aereo del 1990 ed il bellissimo film della Disney Cool Runnings – Quattro sottozero del 1993 nel quale interpreta l’allenatore di un’improbabile squadra giamaicana di bob a 4. La bella principessa da salvare è Daphne Zuniga, salita alla ribalta per il ruolo nel telefilm Melrose Place, serie stile BH90210 degli anni 90. La sua robot assistente Dorothy con l’adorabile accento napoletano è Joan Rivers, famosissima negli USA come conduttrice e comica scomparsa nel 2014. Il villain di turno, Lord Casco, è interpretato da Rick Moranis, attore, sceneggiatore e musicista canadese famoso per aver recitato nel cult Ghostbusters del 1984(ed il seguito), nell’emozionante La piccola bottega degli orrori del 1986, nel bellissimo Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi del 1989 (questo film è da vedere, grandi e piccini si divertiranno!) e nei panni di Barney Rubble ne I Flintstones del 1994. Infine il Re Rolando: il padre della principessa Vespa è interpretato da Dick Van Patten. Questo nome non dirà molto se sei giovane… per chi invece è cresciuto negli eighties, si ricorderà del telefilm La Famiglia Bradford, un simbolo della nostra infanzia.
Allora, lo dico chiaramente. Non ho scritto questo articolo così, tanto per fare. L’ho scritto affinché tutti conoscano questo film. Per cui, recuperalo perché non si può non vederlo almeno una volta. Si ride molto e ci si stupisce delle idee geniali che contiene (“Questa nave è troppo grande! Per poco non finisce il film prima che arrivo!”) per i tempi in cui uscì nelle sale. Tira fuori il videoregistratore della nonna, prendi la VHS dallo scatolone in cantina e goditelo. Non in HD. Con i disturbi del nastro magnetico e del tubo catodico. Premi play sul consumato telecomando, tuffati negli anni 80 e che lo sforzo sia con te!