River Jude Phoenix (il cognome reale è Bottom) è il fratello dell’ormai celebre Joaquin Phoenix di cui vi abbiamo parlare recentemente sempre per questa rubrica. 24 film e apparizioni televisive hanno fatto in modo che nel giro di pochissimo tempo River diventasse un idolo dei teenager. Dagli inizi negli spot televisivi all’età di 10 anni ai film di avventura e di fantascienza come Explorers (1985) fino Running on Empty (1988), che gli valse una nomination per un Oscar come miglior attore non protagonista River Phoenix aveva tutte le carte in regola per entrare nell’astro delle stelle di Hollywood più talentuose della sua generazione. Il sogno però si è infranto il 31 ottobre 1993, quando a causa di un’overdose morì sul marciapiede di fronte al nightclub The Viper Room all’età di 23 anni.
Nato il 23 agosto 1970 a Madras, in Oregon da Arlyn Dunetz e John Lee Bottom, River deve il suo nome a una lettura di Siddhartha di Herman Hesse. Il nome e’ stato scelto dai suoi genitori dopo aver letto proprio quel libro, rimasero colpiti dal brano sul Fiume della Vita. Jude invece è dovuto alla canzone di Beatles Hey Jude.
Arlyn Dunetz è nata nel Bronx, a New York, da genitori ebrei con origini provenienti sia dalla Russia che dall’Ungheria. John Lee Bottom, il padre, era invece un cattolico della California, con origini inglesi. I due si incontrarono nel nord della California: nel 1968, la madre di Phoenix lasciò la sua città e la sua famiglia decidendo di viaggiare in autostop attraverso gli Stati Uniti. A meno di un anno dal loro incontro, il 13 settembre del 1969, Arlyn e John decisero di sposarsi. Lo stesso River ha definito i suoi genitori come degli hippie con un’intervista rilasciata a People.
L’infanzia
River Phoenix è cresciuto nel Micanopy (Florida), in condizioni di povertà: dai racconti che fece della sua infanzia se ne trae una raffigurazione di una situazione a dir poco disperata. Per poter portare qualcosa a casa lui e la sorella accompagnavano il padre negli angoli delle strade cantando e suonando chiedendo in cambio qualche soldo e del cibo da portare in una famiglia che nonostante tutto era in continua crescita. L’attore ha anche rinunciato alla frequentazione della scuola formale: testimonianze della sua mancata istruzione arrivano anche da alcuni suoi ex colleghi tra cui lo sceneggiatore Naomi Foner che ha rilasciato questo commento:
“Era totalmente, totalmente senza istruzione. Voglio dire, sapeva leggere e scrivere, e ne aveva appetito, ma non aveva radici profonde in alcun tipo di senso della storia o della letteratura.”
George Sluizer che ha detto di aver anche pensato che Phoenix fosse dislessico.
Children of God
Dal 1973 in avanti la famiglia Phoenix iniziò a far parte della Children of God (Bambini di Dio), una setta religiosa cristiana. Leader spirituale di questo movimento era David Berg, uomo già noto alle autorità statunitensi per aver abusato delle sue figlie ed indagato numerose volte per favoreggiamento alla prostituzione e rapimento. La famiglia si era stabilita, sotto le indicazioni del movimento, in Venezuela precisamente a Caracas: il loro scopo era quello di lavorare come missionari e raccoglitori di frutta. Non un posto di basso rango quello riservato al padre, John era infatti l’arcivescovo del Venezuela e dei Caraibi, un gradino solo lo separava da Berg. Le abitudini di Berg non erano di certo celate ai membri della sua comunità, l’evidenza del suo continuo utilizzo della prostituzione fu la miccia che spinse John e Arlyn a tagliare ogni tipo di legame con questo gruppo. Sia Arlyn e che John alla fine divennero disillusi con i Children of God; In seguito, Arlyn stessa avrebbe detto a un giornalista che lei e suo marito erano contrari alla pratica del gruppo di Flirty Fishing, affermando:
Il 1977 segna quindi la famiglia Phoenix: l’anno in cui decisero di lasciare la cabina sulla spiaggia dove avevano vissuto fino a quel momento rifugiandosi da Padre Stephen Wood, presso una chiesa di Caracas. Nel 1978 lasciano il Venezuela andando a vivere in Florida. La famiglia cambiò ufficialmente il nome in Phoenix, come il mitico uccello che si alza dalle sue stesse ceneri, simboleggiando così un loro nuovo inizio.
L’inizio della carriera
In Florida Arlyn ha iniziato a lavorare come segretaria per un’emittente della NBC e John come architetto di esterni. La carriera nel mondo dello spettacolo per i quattro fratelli iniziò quando il talent scout Iris Burton individuò River, Joaquin, Summer e Rain mentre stavano cantando a Westwood (Los Angeles), Iris rimase così affascinato che decise subito di rappresentare tutti e quattro. River ha iniziato a fare pubblicità per Mitsubishi, Ocean Spray e Saks Fifth Avenue, firmati dal direttore del casting Penny Marshall della Paramount Pictures. River and Rain sono stati immediatamente assegnati a uno spettacolo chiamato Real Kids come attori per riscaldare il pubblico. Nel 1980, River Phoenix si dedicò completamente al suo lavoro come attore, facendo la sua prima apparizione in uno spettacolo televisivo chiamato Fantasy cantando con sua sorella Rain.
Due anni dopo River è stato scelto per la breve serie televisiva della CBS, Seven Brides for Seven Brothers, in cui ha interpretato il ruolo del fratello più giovane, Guthrie McFadden. River si presentò alle audizioni con la sua chitarra e imitando in modo disinvolto Elvis Presley, riuscendo così ad affascinare il produttore dello spettacolo. Tra i mille talenti di Phoenix a quell’età, c’era anche un abile ballerino di tip tap.
Nel 1984 River ha un nuovo ruolo nel film televisivo del 1984 Celebrity, dove lo puoi vedere nella parte del giovane Jeffie Crawford, un ruolo che lo mise nello schermo solo per una decina di minuti ma il cui ruolo fu centrale. Meno di un mese dopo questo film televisivo arriva lo speciale della ABC Afterschool: Backwards: The Riddle of Dyslexia: River ha recitato come un ragazzo che scopre di avere la dislessia. Per quest’occasione ha anche l’occasione di poter lavorare al fianco di suo fratello Joaquin. Per questo ruolo è stato acclamato dalla critica, e grazie ad esso è stato quasi immediatamente scelto come protagonista in Surviving: A Family in Crisis. Proprio durante le riprese di Surviving, Iris Burton lo ha contattato per un possibile ruolo nel film Explorers.
Nell’ottobre 1984, River si assicurò il ruolo del geniale scienziato Wolfgang Müller nel film di fantascienza Explorers di Joe Dante al fianco di Ethan Hawke. Rilasciato nell’estate del 1985, questo può essere considerato come il primo grande ruolo cinematografico di Phoenix.
Il successo: Stand by me e oltre
Tra tutti i film quello che sicuramente ricorderai di più è quello di Rob Reiner Stand By Me (1986).
Phoenix successivamente ha commentato così la sua interpretazione:
“La verità è che mi sono identificato così tanto con il ruolo di Chris Chambers che se non avessi avuto la mia famiglia a cui tornare dopo le riprese, probabilmente avrei dovuto vedere uno psichiatra”.
https://www.youtube.com/watch?v=oYTfYsODWQo&t=1s
Inizia qui la corsa verso film sempre più di successo, sempre del 1986 è The Mosquito Coast (1986) di Peter Weir, dove ebbe il ruolo del figlio dei personaggi di Harrison Ford e Helen Mirren.
“Ovviamente sarebbe diventato una star del cinema”, ha osservato Weir. “È qualcosa a parte l’abilità di recitare. Laurence Olivier non ha mai avuto quello che aveva River”.
Lo segue uno dei lavori che più lo ha deluso di tutta la sua intera filmografia: Una notte nella vita di Jimmy Reardon (1988).
“Non si rivelò come pensavo, e ho messo il Colpa di me stesso. Volevo fare una commedia, ed è stato sicuramente un tratto del film, ma non sono sicuro di essere stato nemmeno la persona giusta per il ruolo.”
Durante questo periodo, la famiglia Phoenix continuò a spostarsi regolarmente, arrivando a trasferirsi per ben quaranta volte quando River aveva 18 anni. L’attore, con i soldi guadagnati fino a quel momento, decise di prendere alla sua famiglia un ranch a Micanopy, in Florida, vicino a Gainesville.
Il suo sesto lungometraggio, Running on Empty di Sidney Lumet (1988), segna anche la sua nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista (oltre a quella ai Golden Globe), ricevendo il premio come miglior attore non protagonista al National Board of Review.
Phoenix non conquisto la statuetta d’oro ma più di un testimone si ricorda del suo entusiasmo durante la cerimonia per la vittoria di Kevin Kline “Ho dovuto impedire a River di correre per abbracciare Kevin”, ha ricordato sua madre Arlyn. “Non gli è mai venuto in mente che non aveva vinto.”
Lo stesso anno ha interpretato un giovane Indiana Jones nel film di successo Indiana Jones e l’ultima crociata diretto da Steven Spielberg. Nel 1991, River Phoenix ha girato un film indipendente chiamato Dogfight con Lili Taylor e diretto da Nancy Savoca: ambientato a San Francisco, Phoenix ha ritratto un giovane US Marine la notte prima di essere spedito in Vietnam nel novembre del 1963. Taylor ha osservato che Phoenix ha sofferto perché non riusciva a distanziarsi dal suo personaggio: “In realtà era una parte difficile per lui, perché era così radicalmente diverso da quello che era. hippie, e qui stava giocando a fare questo marine. In realtà gli causava molto disagio. Non credo che gli piacesse, in realtà, entrare in quella psiche.”
Tra gli amici più intimi di River Phoenix c’era anche l’attore Keanu Reeves, i due si sono conosciuti mentre Reeves stava girando Parenthood con Joaquin, il fratello di Phoenix. Il primo lavoro insieme però è degli anni ’90: I Love You to Death seguito dal film d’avanguardia Belli e dannati di Gus Van Sant.
Per il suo ruolo in Belli e dannati, Phoenix ha vinto la Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia, e successivamente riscosse successo anche ai National Society of Film Critics e agli Independent Spirit Awards.
River Phoenix ha collaborato con Robert Redford e di nuovo con Sidney Poitier per il thriller di cospirazione/spionaggio I signori della truffa (1992). Un mese dopo ha iniziato la produzione del western Silent Tongue di Sam Shepard (uscito nel le sale nel 1994). Ha avuto poi un cameo in Cowgirl – Il nuovo sesso (1993) di Van Sant, con la sorella Rain. Prima della sua morte Phoenix ha recitato nel film a tema musicale di Peter Bogdanovich, Quella cosa chiamata amore (1993). Sempre nel 1993 era il lavorazione Dark Blood, che rimase incompiuto. Il film è stato scritto da Jim Barton e diretto da George Sluizer.
A causa della morte di River il film non venne mai completato e per far tornare i conti la produzione prese l’infelice decisione di denunciare la madre dell’attore per 6 milioni di dollari per aver tenuto all’oscuro lo staff di tutti i problemi di droga del figlio.
Non solo cinema
Nonostante il successo cinematografico più di uno dei suoi amici ha affermato che la sua vera passione fosse la musica. River era un cantante, cantautore e un chitarrista di talento. La sua famiglia si trasferì a Los Angeles quando aveva nove anni con lo scopo di far sfondare lui e sua sorella nel campo discografico e che poi sia caduto nell’ambito recitativo per motivi finanziari: “Sono caduto in pubblicità per motivi finanziari e la recitazione è diventata un concetto attraente”. Se ricordi i quattro fratelli Phoenix erano stati scoperti dall’agente proprio mentre stavano suonando delle cover per le strade del quartiere Westwood di Los Angeles. Il primo acquisto di Phoenix con i suoi risparmi fu proprio una chitarra: ben $ 650 per ottenere una chitarra con la quale scrisse quello che descrisse come folk-rock progressivo ed etereo.
Un talento che River cercò di inserire anche nel suo lavoro, mentre recitava in Una notte nella vita di Jimmy Reardon nel 1986, aveva scritto e registrato una canzone, Heart to Get, pensata per i titoli di coda del film. Per la 20th Century Fox non era abbastanza buona e l’ha tagliata dal film ultimato, fortunatamente non tutti erano della stessa opinione e anni dopo il regista William Richert la reinserì nel montaggio. Fu durante le riprese che Phoenix incontrò Chris Blackwell della Island Records. Decise allora di mettere insieme una band: Aleka’s Attic che si è formata nel 1987 e che comprendeva nella lineup anche sua sorella Rain.
La prima canzone uscita di Phoenix fu Across the Way, co-scritta con il compagno di band Josh McKay, che fu pubblicata nel 1989 in un album benefico per PETA intitolato Tame Yourself.
L’Aleka’s Attic si sciolse nel 1992, ma Phoenix continuò a scrivere e ad esibirsi. Nel 1996, il brano Aleka’s Attic Note to a Friend è stato pubblicato sull’album benefico In Defense of Animals del 1996; Volume II e caratterizzato da Flea dei Red Hot Chili Peppers al basso.
Attivismo
River Phoenix è stato un attivista per i diritti degli animali, ambientale e politico dedicato. Fu un portavoce di spicco del PETA e vinse il premio umanitario nel 1992 per i suoi sforzi di raccolta fondi. Nel 1990, Phoenix scrisse un saggio di sensibilizzazione ambientale sulla Giornata della Terra, stampato sulla rivista Seventeen, per coinvolgere nella causa i suoi giovani fan.
River ha aiutato finanziariamente molte organizzazioni ambientaliste e umanitarie e ha acquistato 800 acri di foresta pluviale in via di estinzione in Costa Rica. Oltre a tenere discorsi durante i raduni per vari gruppi, River Phoenix e la sua band hanno spesso offerto donazioni per l’ ambiente a enti di beneficenza noti e locali nella zona di Gainesville, in Florida. Impegnato anche in ambito politico, River ha seguito una campagna elettorale per Bill Clinton nelle elezioni presidenziali statunitensi del 1992.
La morte
River ci ha lasciato nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 1993. In questi anni tanto si è detto e tanto si è scritto della sua morte. Online è anche reperibile la registrazione della telefonata straziante del fratello Joaquin all’ambulanza nel tentativo di salvarlo. Non è un caso che qui non compare, alcune cose dovrebbero rimanere nell’intimità della famiglia e di ancora oggi porta il lutto di questa perdita. Non vogliamo nemmeno descriverti quello che è successo quella notte e di come sia morto. Vogliamo ricordarlo per quello che ha fatto in vita e per la persona che era. Spero che capirai e apprezzerai questo gesto di rispetto che vogliamo porgli.
Joaquin di recente è tornato a parlare pubblicamente di lui, lasciando un messaggio di ringraziamento per quello che gli ha donato spronandolo a buttarsi nel mondo del cinema:
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