Il lancio di Disney+ si avvicina sempre di più e a partire dal 12 Novembre sarà disponibile per gli utenti degli Stati Uniti (noi dovremmo attendere la primavera). Il colosso californiano sta mettendo in piedi decine di progetti per non farsi trovare impreparato e per offrire ai suoi utenti un catalogo, già particolarmente ricco di contenuti Disney, Marvel, Lucasfilm e Fox, con anche tutta una serie di nuovi film e serie TV di nuova produzione. Forte dell’acquisizione di Fox, avvenuta qualche mese fa, ha già annunciato che presto saranno disponibili i reboot di Mamma, ho perso l’aereo, enorme successo degli anni ’90, firmato Chris Columbus e interpretato da un pestifero Macaulay Culkin, considerato uno dei film simbolo delle festività natalizie, e di Una notte al museo che potrebbe veder tornare tutti gli strampalati personaggi del Museo di Storia Naturale di New York in un nuovo prodotto che ancora non si sa se sarà un film o una serie TV.
Disney ha deciso di puntare anche sul target dei più piccoli, annunciando due nuovi spin-off, tratti rispettivamente da L’Era Glaciale e Rio. Nel primo caso, pare che, dalla saga, composta da ben 5 film, sia stato estrapolato il personaggio di Buck, un furetto spericolato e dall’occhio bendato, che nel terzo film L’Era Glaciale – L’alba dei Dinosauri, aiuterà più volte l’intera combriccola a tirarsi fuori dai guai, nonostante a volte non dimostri avere tutte le rotelle a posto. La saga de L’Era Glaciale, iniziata nel 2002 e conclusasi (per ora) nel 2016 con L’Era Glaciale – In Rotta di collisione (primo e unico vero flop del franchise), con oltre tre miliardi di incasso al botteghino è uno dei franchise migliori di Fox dopo Cattivissimo Me e Shrek, entrambi di proprietà di Dreamworks.
Gli stessi creatori del primo capitolo de L’Era Glaciale, compreso il regista del secondo e terzo episodio, Carlos Saldanha, nel 2011 hanno lanciato una nuova saga, Rio, portando l’ambientazione ai tempi nostri e in un coloratissimo Brasile. I protagonisti della saga sono, per l’appunto, Rio, un esemplare di Ara che non ha mai imparato a volare, e Gioel, una femmina della stessa specie che cercherà di convincere Rio, dopo avergli, non senza difficoltà, insegnato a volare, a spostarsi in Amazzonia, nella loro terra d’origine. Il film ha avuto un sequel, nel 2014, Rio 2 – Missione Amazzonia, diretto sempre da Carlos Saldanha, che con questo progetto corona un sogno chiuso nel cassetto da molto tempo.
Non è ancora chiaro se i due progetti saranno sviluppati sotto forma di serie tv o di film, ma è presumibile che già nel 2020 potrebbero essere disponibili direttamente nella piattaforma come contenuti esclusivi. Si tratta, in entrambi i casi, di franchise che non necessariamente avrebbero avuto bisogno di un sequel, ma, esattamente come successo con Star Wars o come probabilmente succederà con il prossimo Indiana Jones, già in cantiere, avranno un certo successo, spinto sicuramente anche dal nome che li accompagna da tempo.