Finalmente è uscito a noleggio il film francese Le invisibili di Louis-Julien Petit (Discount; Carole Matthieu). Che dire, mentre nei multisala programmano magari titoli di supereroi anche in più sale, questo gioiellino viene lasciato fuori. Nella mia città è stato in programma due giorni in un cinema dove bisogna essere tesserati, non considerato probabilmente appetibile per il grande pubblico, sono certa che invece sarebbe stato apprezzato. Molto, molto carino.
Quattro assistenti sociali (Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, Deborah Lukumuena) che lavorano in un centro sociale diurno che accoglie solo donne senza dimora da i soprannomi improbabili, si prendono cura delle loro “amiche” dando loro del cibo, un po’ di calore, una doccia , dei vestiti e il supporto psicologico di cui hanno bisogno. Ma il Comune decide di chiudere il centro di accoglienza. E qui comincia una lotta dura delle quattro donne che amano il loro lavoro neanche ben retribuito, ma che lo fanno con il cuore e con una coscienza ammirevole. Devono impegnarsi a collocare tutte le assistite in un contesto lavorativo per potersi reggere sulle proprie gambe. Momenti veramente esilaranti con queste senzatetto fantastiche, ognuna con una storia alle spalle da far venire i brividi, ma che hanno trovato tra di loro, grazie alle stupende assistenti sociali e a una volontaria, una forza che le aiuterà a rimettersi in piedi.
Consiglio vivamente la visione de Le invisibili per passare una serata piacevole con questo film fatto con quattro soldi, ma con tanta sensibilità e attenzione alle problematiche sociali di una società sempre più povera. Momenti deliziosi con personaggi buffi nella loro drammaticità, dialoghi frizzanti ma riflessivi. Un film che ti cattura dall’inizio alla fine lasciandoti in bocca la speranza che ci siano ancora al mondo, in un momento così…diciamo stizzoso, persone pronte a mettersi in gioco per gli altri prendendosi anche qualche porta sbattuta in faccia. Donne disposte anche a rischiare persino il loro lavoro, per il semplice fatto di fare il loro mestiere in modo serio, come queste assistenti sociali che vanno oltre la legge seguendo solo la legge del cuore, della solidarietà tra donne, della semplice umanità che troppo spesso viene calpestata. Buona visione!