Edoardo Ponti, figlio di Sophia Loren, ha appena finito di dirigere la madre nel suo terzo film come regista, del quale ha scritto anche la sceneggiatura assieme a Ugo Chiti: La vita davanti a sé
“Mio figlio vuole il massimo da questo film, sarà soddisfatto soltanto quando otterrà il meglio. Mi conosce così bene. Lui conosce ogni centimetro del mio viso, il mio cuore, la mia anima. Passerà alla prossima scena solo quando arriverà a mostrare la mia verità più profonda“. Così Sophia Loren ci parla del suo rapporto di lavoro col figlio nel girare La vita davanti a sé. Il film nasce da una trasposizione di un famoso romanzo francese del ‘900 di Romain Gary che nel 1975 vinse, con questo libro, il suo secondo Premio Goncourt. Il film di Edoardo Ponti non sarà la prima trasposizione sul grande schermo; il romanzo era già stato adattato in precedenza dal regista israeliano Moshe Mizrahi in Madame Rosa, che vedeva come protagonista una straordinaria Simone Signoret. Nel 1978 la pellicola si aggiudicò l’Oscar come migliore film in lingua straniera.
La protagonista della storia è Madame Rosa, un’anziana ebrea, ex prostituta, che, con estrema riluttanza, accetta di prendersi cura di un ragazzino turbolento di origini senegalesi di nome Momo. Ovviamente, da un rapporto conflittuale nascerà una profonda amicizia, un grande affetto, ecc. ecc. Ho scritto “ovviamente”, ma mica è tanto ovvio. Perché? Perché questa trama liberal e buonista è stata scritta e diretta da un parente, per quanto alla lontana, del duce. Edoardo sarebbe il figlio della zia della figlia del figlio di Mussolini. Ora, non è automatico che un parente del duce sia fascista ma, visto che la sua bis cugina Alessandra è stata un elemento di punta del Movimento Sociale, poi di Alleanza Nazionale e ora ho perso il conto, ma si aggira sempre all’estrema destra dell’arco costituzionale, mi fa specie. Va anche detto che le persone intelligenti raramente sono inclini ad abbracciare idee idiote, anche se sono idee di famiglia; ebbene, Edoardo Ponti è un ragazzo intelligente. Sophia Loren non si è mai esposta molto politicamente, ma dava l’idea della borghese benpensante. Il solo film apertamente antifascista che ha girato è stato Una giornata particolare di Dino Risi, col suo partner di tanti film, Marcello Mastroianni che, invece, godeva fama di liberal.
Poi va da sé che i figli sono “piezzi ‘e core” e per loro si fa tutto, ma non so se un’attrice di estrema destra, oltretutto con una carriera e una fama saldamente conseguite, a 85 anni, avrebbe accettato di recitare nel ruolo di un’ebrea, prostituta e, peggio ancora, benefattrice di un extracomunitario, per giunta nero, col quale si identifica visto che anche lei, più o meno alla stessa età, aveva subito una sorte molto simile. Quindi, bravo Edoardo, ma brava anche Sophia che, con questo film, se non sbaglio, ha raggiunto quota 101.
Il film dovrebbe uscire nelle sale a marzo 2020, ma ancora la data non è certa. Ovviamente ti terremo informato su futuri aggiornamenti.
No ma davvero la Loren recita ancora? Questa cosa mi ha sorpreso…
Ha sorpreso anche me, era dal 2013 più o meno che non recitava più. Dalle poche foto che sono trapelate però sembra più in forma che mai!