Ilaria Occhini, attrice fiorentina, ha lasciato un vuoto nel cinema italiano
Questa settimana è stata proprio dura per la pagina culturale italiana; ci hanno lasciato esponenti della letteratura, del cinema e del teatro. Ricordo la scomparsa del grande Andrea Camilleri scrittore italiano di grande cultura, dalla cui penna è uscito uno dei più apprezzati commissari italiani, Salvo Montalbano. A ruota ci ha abbandonato un altro grande esponente della cultura italiana, Luciano De Crescenzo, scrittore, attore e regista. E ancora, il giovane sceneggiatore e regista Mattia Torre. Ieri si è aggiunto un altro triste congedo, ci ha lasciati Ilaria Occhini.
Ilaria Occhini nasce a Firenze nel 1934 figlia dello scrittore Barna Occhini che la fa crescere nel salotto letterario fiorentino, con stimoli a non finire verso la lettura, il teatro e l’arte figurativa. Ilaria inizia la sua carriera cinematografica prestissimo e a diciannove anni debutta nel film Terza Liceo. Nel frattempo, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e in questo modo si avvicina anche al mondo della televisione. Diretta da Majano reciterà negli sceneggiati L’Alfiere e il sempreverde Jane Eyre, in Puccini, sceneggiato sulla vita del musicista e in L’Andreana. Comincia anche a interessarsi al teatro e a breve arrivano i ruoli importanti: viene diretta da Luchino Visconti ne L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni e Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller. Questi solo per ricordare alcuni dei suoi lavori che hanno costellato 60 anni di successi. Rimane attiva fino al 2013 con la serie TV Provaci ancora prof! dove interpretava la madre di Veronica Pivetti.
Nel 1992 vince il Nastro d’argento per Migliore Attrice non Protagonista con il film Benvenuti in casa Gori di Alessandro Benvenuti. Nel 2010 vince il David di Donatello come migliore attrice non protagonista in Mine vaganti, divertente commedia di Ferzan Özpetek e il Nastro d’argento alla carriera. All’attivo di questa bellissima donna semplice, “senza trucco”, come si definirà nella sua biografia (vedi copertina a fianco), che non ha mai messo davanti la sua bellezza, anche se poteva permetterselo, ma il suo talento e la sua personalità ci sono più di novanta opere tra teatro, televisione e cinema. Una grande perdita per tutti noi, ci mancheranno la sua eleganza e la sua intensità nel recitare.