Maxime Govare e Cèdric Le Gallo, emuli di Nanni Moretti, portano la pallanuoto sul grande schermo in una commedia come solo i francesi sanno fare
Billy Wilder era un genio, Woody Allen lo è ancora, ma le commedie francesi hanno qualcosa in più; forse è perché sono europei e quindi più vicini al nostro immaginario che si rimane più coinvolti nel loro umorismo. Beh, anche Billy Wilder era europeo, ma dirigeva a Hollywood; e fermiamoci qui, sennò il discorso ci porterebbe troppo lontano.
Il film di Govare e Le Gallo, Gamberetti per tutti, in originale si intitola Les crevettes pailletées, in traduzione perdiamo già una buona trovata, sì, perché “crevette” in francese è una parola di genere femminile. Che c’entra? Un attimo di pazienza. Matthias Le Goff, vice campione del mondo di nuoto a fine carriera, si lascia andare a una serie di dichiarazioni omofobe durante un’intervista. Poco dopo riceve un incarico da allenatore per una squadra di pallanuoto che si chiama, appunto, Les crevettes pailletées, un po’ come se si chiamassero “Le canocchie con le paillettes”, ma “canocchie” non ha nemmeno lontanamente la grazia di una parola come “crevette”. Come è facile immaginarsi Les crevettes pailletées sono una squadra di ragazzoni, più un transessuale, che si stanno allenando per rappresentare la Francia ai Gay Games, il più grande evento sportivo gay del mondo, che si terrà in Croazia. Inutile andare avanti con la trama, perché è prevedibilissima; alla fine l’omofobo Matthias riuscirà a liberarsi di tutti i suoi pregiudizi e il lieto fine è pronto.
Chi avesse partecipato a uno dei vari pride che si sono svolti poche settimane fa, non potrà aver fatto a meno di notare che le manifestazioni gay sono le più colorate, allegre e piene di musica del mondo. Anche nel nostro film ci sono canzoni e coreografie che lo rendono ancora più brillante. Dunque, si potrà dire di questo film che è prevedibile, forse anche kitsch in alcuni momenti, ma il divertimento è assicurato.