Il traditore di Marco Bellocchio vince ai Nastri d’Argento
I Nastri d’Argento, ovvero il riconoscimento del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani istituito nel 1946, si sono svolti ieri sera come di consueto nella magnifica cornice di Taormina. Ma vediamo nello specifico tutti i premiati. Comincio subito col dire che Il traditore di Marco Bellocchio si è portato a casa ben sette Nastri; la pellicola che racconta la storia del mafioso e poi collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta, del quale se vuoi puoi leggerti la mia recensione, quest’anno ha fatto incetta di premi vincendo anche quello assegnato dalla stampa estera il Globo d’Oro consegnato il 19 giugno a Roma. Quindi il Nastro d’argento per Miglior film va a Il traditore, che vi aggiunge i premi per Miglior Regia a Marco Bellocchio, Miglior Attore Protagonista a Pierfrancesco Favino, Miglior Attore non Protagonista a Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane, Miglior Sceneggiatura, Miglior Montaggio e Miglior Colonna Sonora di Nicola Piovani. Quindi ben sette Premi su undici candidature, un bellissimo risultato, confermandosi così senza dubbio miglior film dell’anno. Vediamo da chi sono stati vinti gli altri prestigiosi Nastri d’Argento. Migliore Attrice Protagonista a Anna Foglietta per Un giorno all’improvviso; Migliore Attrice non Protagonista a Marina Gonfalone per Il vizio della speranza; Paola Cortellesi è stata premiata come Migliore Attrice di commedia per Ma cosa ci dice il cervello; al simpatico Stefano Fresi doppio premio sia come Miglior Attore di commedia per ben tre film (C’è tempo, L’uomo che comprò la luna, Ma cosa ci dice il cervello), sia il Premio Nino Manfredi. Il Nastro per Miglior Commedia è andato a Bangla di Phaim Bhuiyan che si era anche aggiudicato il Globo d’Oro come Miglior Opera Prima.
Sono stati assegnati dei Nastri d’Argento speciali: a Noemi per l’interpretazione di Domani è un altro giorno canzone tratta dall’omonimo film e portata al successo in passato dalla grande Ornella Vanoni; Serena Rossi è stata premiata per aver interpretato l’indimenticabile Mia Martini in Io sono Mia; Adriano Panatta è stato riconosciuto il Miglior Cameo nel film La profezia dell’armadillo.