Quando oggigiorno sentiamo parlare di8 marzo partono lunghe e stucchevoli frasi sull’omaggiare la donna in tutti i sensi. Beh, a riguardo sono stato sempre contrario in quanto la donna non solo va omaggiata ma anche rispettata e non solo in questa data ma soprattutto il resto dei trecentosessantaquattro giorni.
L’8 marzo di Amazon Prime Video
Per celebrare l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Amazon propone una selezione di titoli disponibili su Prime Video e diretti da registe di grande talento, dai più recenti Quella notte a Miami… di Regina King o Sul più bello di Alice Filippi, a classici italiani come Questa volta parliamo di uomini del Premio Oscar Lina Wertmüller o L’amore coniugale di Dacia Maraini. Se ancora non hai aderito al programma ti convien approfittare cliccando qui ed usufruendo di un’occasione da non perdere.
Inoltre, c’è anche un omaggio a Kathryn Bigelow, prima donna a vincere un Academy Award come miglior regista, con quattro suoi titoli adrenalinici, accanto al documentario Registe di Diana Dell’Erba; un punto di vista su cosa significa voler diventare regista oggi, e sul perché le donne dietro la macchina da presa siano ancora così poche.
Non possono naturalmente mancare altre grandi voci del cinema contemporaneo, come Nadine Labaki (E ora dove andiamo?), Lynne Ramsay (A Beautiful Day), Céline Sciamma (Tomboy) , Sarah Pol ley (Lontano da lei), Claire Denis (High Life) e Mira Nair (Il fondamentalista riluttante), per condurci in un viaggio intorno al mondo in cui le donne dietro alla macchina da presa ci portano lontano.
Quella notte a Miami… di Regina King
Quella notte a Miami… è il racconto immaginario di una notte incredibile in cui le icone Cassius Clay (Eli Goree),
Malcolm X (Kingsley Ben-Adir), Sam Cooke (Leslie Odom Jr.) e Jim Brown (Aldis Hodge) si riuniscono per discutere del proprio ruolo nel movimento per i diritti civili e nella rivoluzione culturale degli anni ’60. Più di quaranta anni dopo le loro conversazioni sulle ingiustizie su base razziale, religione e responsabilità personale sono ancora di grande valore.
Sul più bello, di Alice Filippi
Marta è, Ludovica Francesconi, una diciannovenne tanto simpatica quanto bruttina, soffre di una malattia rara. Sogna il grande amore e prima che la sua malattia degeneri vuole sentirsi dire ti amo dal ragazzo più bello di tutti. I suoi amici tentano di dissuaderla dal puntare troppo in alto finché Marta vede Arturo (Giuseppe Maggio), bello e inarrivabile…
The Hurt Locker, Detroit, Zero Dark Thirty, Point Break di Kathryn Bigelow
Quattro film per celebrare una delle voci più iconiche del cinema contemporaneo, che quest’anno compirà ben settanta anni. Regista eccellente di film dall’alto contenuto di azione, Kathryn Bigelow non ha mai smesso di esplorare i limiti e le potenzialità del cinema, e la sua straordinaria forza è stata premiata nel 2010 facendola entrare nella storia come prima donna a vincere il premio Oscar alla regia, vinto grazie a The Hurt Locker (premiato dall’Academy anche come miglior film).
Registe, di Diana Dell’Erba
Perché su cento registi solo sette sono donne? Condotti da una straordinaria figura posta fuori dal tempo, la pioniera del cinema Elvira Notari (interpretata da Maria de Medeiros) , in Registe ripercorriamo la storia del cinema italiano attraverso la regia firmata al femminile e le voci delle stesse registe, oggi nostre protagoniste. Sono intervistate, tra le tante: Lina Wertmüller, Francesca Archibugi, Cinzia Th. Torrini, Maria Sole Tognazzi e Francesca Comencin.
Il fondamentalista riluttante, di Mira Nair
Un giovane pakistano (Riz Ahmed) va a studiare a Princeton diventando un brillante analista finanziario. In seguito agli attentati dell’11 settembre diventa sospetto agli occhi degli americani. Deluso dal sogno americano e dal trattamento che gli viene ora riservato, torna in patria. 10 anni dopo racconta la sua storia ad un giornalista americano in Pakistan, che ha scelto di compiere il precorso inverso.
A Beautiful Day, di Lynne Ramsay
Joe è, Joaquin Phoenix, un veterano di guerra. A casa lo aspetta solo la madre anziana a malata, con cui ha un rapporto di grande affetto. In una New York piena di segreti, Joe fa il mercenario per chi si vuole liberar di nemici pericolosi ma non ha né l’abilità né il coraggio. Il suo ultimo incarico è quello di sottrarre Nina (Ekaterina Samsonov), la figlia preadolescente di un politico locale, ad un giro di prostituzione minorile.
Lontano da lei, di Sarah Polley
Fiona (Julie Christie) e Grant (Gordon Pinsent) sono una coppia canadese sposata da cinquant’anni. Sembrano
ancora molto legati, la loro vita quotidiana è piena di tenerezza e umorismo ma quando a Fiona viene diagnosticato
l’Alzheimer, i due sono costretti a separarsi per lungo tempo, per la prima volta. Tratto dal racconto “Nemico, Amico,
Amante…” di Alice Munro, Premio Nobel per la Letteratura nel 2013.
Tomboy, di Céline Sciamma
Laure (Zoé Héran) ha 10 anni ed è appena arrivata in un nuovo quartiere di Parigi con i genitori e la sorella più piccola. Decide di presentarsi ai nuovi amici come fosse un maschio, Mickaël. Il modo in cui si veste e si pettina, l’impeto con cui gioca a calcio, non sembrano lasciar dubbi sulla sua identità e Mickaël è accettato nella comitiva. L’inizio della scuola però è dietro l’angolo e non sarà facile tenere il segreto al sicuro.
E ora dove andiamo?, di Nadine Labaki
Un paese fra i monti in Libano ospita una piccola comunità fieramente divisa fra musulmani e cristiani. Fra i due
gruppi la tensione cresce in modo inesorabile e lo scontro appare inevitabile. Le donne delle due fazioni non hanno nessuna intenzione di stare a guardare e per distrarre mariti e figli dalla violenza fanno arrivare ballerine, piangere una statua, ma tutto sembra inutile.
Questa volta parliamo di uomini, di Lina Wertmüller
Grande classico del cinema italiano interpretato da personalità di spicco tra cui Nino Manfredi, Milena Vukotic, Luciana Paluzzi, Margaret Lee. Il film, suddiviso in quattro episodi, vede come protagonisti: un industriale in crisi finanziaria, un lanciatore di coltelli disperato, un contadino che disprezza la propria moglie ed una donna esasperata dal marito.
Noi due sconosciuti, di Susanne Bier
Di recente rimasta vedova, Audrey (Halle Berry) invita il problematico miglior amico del marito, Jerry (Benicio Del Toro), a vivere con lei e i suoi due figli. Jerry affronta gradualmente i suoi problemi di tossicodipendenza, cambiando un poco alla volta la propria vita, e riuscendo anche ad aiutare la famiglia a affrontare e superare la perdita, in un reciproco sostegno che li vedrà crescere e avvicinarsi un po’ di più a una esistenza serena.
Cosmonauta, di Susanna Nicchiarelli
Luciana (Miriana Raschillà) scappa dalla cerimonia della comunione perché comunista. A quindici anni entra a far parte del circolo della FIGC locale, e con i giovani compagni di partito vive i suoi primi amori, combinando guai. Luciana è troppo aggressiva, troppo impulsiva, troppo spregiudicata. Quando riceverà la condanna da parte dei compagni adulti della sezione, sarà costretta a trovare da sola la sua orbita intorno alla propria vita.
High Life, di Claire Denis
Una nave spaziale è alla deriva al di là del sistema solare. Il suo equipaggio (Robert Pattinson, Juliette Binoche, André 3000), un gruppo di prigionieri condannati all’ergastolo che ha commutato la pena in un eterno errare, è alla ricerca di risorse energetiche alternative e di nuove forme di riproduzione. Una cornice fantascientifica per un racconto filosofico e trasgressivo, nello stile proprio della regista.
Và dove ti porta il cuore, di Cristina Comencini
Grazie al diario che la nonna Olga (Virna Lisi, Margherita Buy) le lascia prima di morire, Marta (Valentina Chico), seguendo il fluire delle emozioni, come in un lungo flash-back, ripercorre un poco alla volta la storia della sua famiglia. Dalle pagine cariche di sentimento affiora lentamente e, infine, emerge completamente l’inconfessabile
segreto che per tutta la vita la nonna aveva chiuso in sé.
L’amore coniugale, di Dacia Maraini
Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, il film racconta le vicende di una coppia di coniugi siciliani (Macha Méril e Tomas Milian) che trascorre le sue giornate dedicandosi alle cure di un agrumeto, unica fonte di sostentamento da quando il marito ha deciso di cimentarsi nella stesura di un romanzo. Senza sosta, tuttavia, i due subiscono pressioni sulla gestione e il destino della loro terra, in un continua invasione nella loro vita privata.