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Lettura: 1984: la distopia di Orwell diventa una serie tv
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1984: la distopia di Orwell diventa una serie tv

Irene Pepe 4 anni fa Commenta! 4
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“I suoi sentimenti erano di lei, e basta. Non potevano essere alterati dall’esterno. Non le sarebbe passato per la testa che un’azione che rimane senza effetto rimane, solo per questo, senza significato. Se si amava qualcuno, lo si amava, e quando non c’era rimasto più niente da dargli, gli si continuava a dare l’amore. La cosa più terribile che aveva fatto il Partito era stata quella di persuadere la gente che i primi impulsi, i puri sentimenti, non avevano valore […]. Quel che contava erano le relazioni interpersonali, e un gesto che non sarebbe servito a nulla, un abbraccio una lacrima, una parola detta a un moribondo, potevano avere un valore intrinseco, per se stessi”.

Penso che sia buffo come certe cose scritte decenni fa riescano comunque a essere incredibilmente attuali. Non sono certo la prima a dire che 1984 è un romanzo avanti nel tempo, che George Orwell aveva le idee chiare già settant’anni fa e aveva capito prima di tanti altri in che direzione stava andando la società.

Rileggere le righe sopracitate, tratte proprio da 1984 (clicca qui per acquistare il libro), mi ha fatto pensare a questo terribile anno passato, che ci ha visti impegnati a combattere un virus devastante, dagli effetti inaspettati, che ha introdotto nel nostro quotidiano mascherine e disinfettanti, e che ci ha fatto urlare dai balconi: “ce la faremo“. Erano tanti quelli che dicevano “ne usciremo migliori“, “ne usciremo più umani“, ma mi sembra che le cose non stiano proprio così, che ognuno continui a pensare alla sua individualità, se non come prima, più di prima.

Penso che farebbe bene, allora, rileggere un libro come 1984, che parla sì di manipolazione e di totalitarismo, ma parla anche di quel briciolo di umanità che comunque riesce a sopravvivere, da qualche parte.

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1984: la serie tv

Fa ben sperare, quindi, la notizia che dal romanzo verrà tratta una serie tv, che prenderà spunto sì dal libro, ma anche dalla sua versione teatrale. La casa di produzione che si occuperà del progetto è la Wiip, casa americana indipendente, che ha così dichiarato:

“Mentre il mondo si aggrappa alla democrazia e ai governi in un’epoca divisa fra sorveglianza, fake news e decadenza della verità, l’urgenza del capolavoro di Orwell è innegabile. La televisione sembra la destinazione naturale per ritrarre una società in cui le persone si fidano più dei loro schermi che del mondo fuori dalle loro finestre“.

La Wiip ha già acquistato i diritti della pièce teatrale scritta da Duncan Macmillan e Robert Icke, portata in scena per la prima volta nel 2013 al Nottingham Playhouse, per poi arrivare nel West End e sbarcare infine a Broadway nel 2017. L’opera teatrale aveva ricevuto critiche discordanti, tra chi la definiva un capolavoro ed elogiava il lavoro dei due protagonisti, Olivia Wilde e Tom Sturridge, e chi invece la accusava di essere troppo violenta e troppo cruda.

Ancora non è chiaro come sarà strutturata la serie tv, né come verrà affrontata la storia raccontata in 1984. Anche del cast non abbiamo notizie e aspettiamo nuovi aggiornamenti.

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